Monitoraggi con drone alle foreste di algheEsteri News 

Monitoraggi con drone alle foreste di alghe

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Alcuni scienziati hanno deciso di effettuare monitoraggi con drone alle foreste di alghe lungo le coste della California. Si tratta in particolare delle aree vicino alle contee di Mendocino e Sonoma. L’idea è di mappare l’alga bruna, una particolare specie acquatica preziosa per l’ambiente.

Come già vi abbiamo illustrato in altri articoli, spesso si utilizzano i droni per attività di monitoraggio della flora e fauna, leggete anche “Spiagge di Favignana: posidonia monitorata con droni”.

Le alghe californiane e i monitoraggi con drone

Il progetto di realizzazione di monitoraggi con drone sulle alghe californiane è  particolarmente utile per capire l’evoluzione e la crescita di queste piante. Vienna Saccomanno è a capo del programma di mappatura delle alghe della Nature Conservancy. Già nel 2019 aveva iniziato queste attività di controllo evidenziando una scarsa presenza di alghe. Invece proprio nel corso del 2021 gli scienziati hanno assistito ad un’importante crescita di queste piante acquatiche.

Durante i monitoraggi con drone svolti in questi anni, il team di Saccomanno ha rilevato una dimensione media della chioma di alghe inferiore a 0,4 ettari per sito nel 2019, dato che è arrivato a 2,2 ettari per sito nel 2020. Sebbene ci sia una crescita evidente, gli scienziati ritengono che non sia ancora sufficiente.

Infatti le foreste di alghe attraverso la fotosintesi, riescono ad assorbire l’anidride carbonica dall’atmosfera contribuendo quindi a tenere sotto controllo il cambiamento climatico. La crescita di queste piante necessita di acque fresche e ricche di sostanze nutritive.

Grazie ai dati raccolti dai monitoraggi con droni, Vienna Saccomanno spera di offrire degli utili strumenti di analisi. L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare le comunità locali ad intervenire per rimuovere quelle specie dannose per le alghe. Ne sono un esempio i ricci viola che stanno divorando alcune foreste di alghe.

Ancora una volta, quindi, la tecnologia attraverso i monitoraggi con droni, viene in aiuto degli scienziati che studiano le modalità di intervento per la protezione dell’ambiente.

 

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