Aiuti alle famiglie colpite dall’uragano arrivano coi droni
Un’importante iniziativa di alcuni piloti di droni ha permesso di recapitare aiuti alle famiglie colpite dall’uragano Helene.
Parliamo nello specifico di un gruppo di volontari che hanno pilotato droni in grado di trasportare merci per raggiungere alcune zone della Carolina del Nord ancora isolate. Le merci recapitate sono per la maggior parte cibo, medicine, latte in polvere e altri beni di prima necessità.
Più di 100 persone sono state raggiunge da questi importanti rifornimenti. In totale circa otto droni hanno provveduto a compiere i vari voli. Oltre a modelli della DJI i volontari hanno utilizzato anche alcuni droni per carichi pesanti DJI FlyCart 30. I modelli DJI Matrice 30T e DJI Mavic 3 Thermal sono stati inoltre utili per effettuare mappature. In più, grazie agli altoparlanti di cui sono dotati, hanno potuto dare preziose informazioni ai cittadini.
Grazie dunque all’operato dei droni molti aiuti alle famiglie colpite dall’uragano Helene sono arrivati in tempi record. Non è il primo caso nel quale i droni diventano fondamentali in situazioni di emergenza legati a grandi calamità, leggete anche “Uragano Ian: droni per la ricostruzione”.
Droni per portare aiuti alle famiglie
Il lavoro dei volontari e dei loro droni per portare aiuti alle famiglie ancora isolate è stato veramente un grande supporto. In totale il team è riuscito a consegnare quasi due tonnellate di cibo, acqua, forniture mediche, cibo per bambini e latte in polvere direttamente nelle case delle persone in difficoltà.
Una volta individuati i cittadini isolati, analizzando accuratamente le coordinate GPS RTK delle zone in questione, i volontari hanno pianificato i vari interventi individuando le aree più adatte alle attività di decollo. Purtroppo la conformazione geografica del territorio che comprende molte zone montuose ha reso il tutto più difficile. Spesso, infatti, gli operatori hanno utilizzato anche droni più piccoli per seguire i droni con i carichi nelle zone dove era impossibile controllarli a vista.
Le operazioni di consegna di aiuti alle famiglie con droni ha permesso di raggiungere anche zone decisamente impervie. Grazie agli altoparlanti presenti sui droni, le persone sono state allertate su come comportarsi per permettere una gestione il più sicura possibile degli interventi. Tutte le operazioni hanno avuto successo anche grazie all’intervento dei funzionari locali che si occupano di gestire le emergenze.
Erano infatti loro ad attribuire ai volontari le aree sulle quali intervenire in modo da poter raggiungere in modo coordinato il maggior numero possibile di persone. Insomma un lavoro di squadra non da poco che ha contribuito a rendere questa situazione drammatica un minimo più gestibile per coloro che si sono ritrovati completamente isolati a causa delle forza distruttrice dell’uragano.