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Basilica San Pietro: Microsoft realizza il gemello digitale con i droni

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Microsoft ha realizzato il gemello virtuale della Basilica San Pietro di Roma grazie ai droni e all’intelligenza artificiale. Si tratta di un elaborato in 3D ultra preciso della basilica più grande del mondo.

Dettagliato e accurato, rappresenta appieno ciò che le moderne tecnologie riescono a fare partendo dai dati raccolti attraverso i voli dei droni. Il progetto è nato dalla collaborazione tra l’ente che gestisce la basilica, denominato la Fabbrica di San Pietro e appunto il colosso americano Microsoft.

Tecnicamente l’azienda che si è occupata dei voli dei droni e dalla digitalizzazione 3D è la Iconem. I droni hanno effettuato diversi voli per circa tre settimane durante le ore serali di chiusura al pubblico. Il risultato è un modello digitale perfettamente calzante all’originale.

La creazione del gemello digitale della Basilica di San Pietro non è il primo esempio di progetti di questo tipo nati dall’utilizzo dei droni e dell’intelligenza artificiale. Vi abbiamo raccontato di altri esempi in articoli precedenti, leggete anche “Gemello digitale del fiume Arno creato con droni”.

Droni per creare il gemello della Basilica di San Pietro

La creazione del gemello digitale della Basilica di San Pietro è un passo molto importante nella gestione della struttura stessa. Infatti, grazie a questo modello è possibile conoscerne meglio le caratteristiche e rilevare eventuali fragilità e criticità. Fessure, crepe e addirittura la mancanza di tessere di mosaici sono ben visibili proprio grazie al lavoro dei droni e dell’intelligenza artificiale.

In questo modo sarà più semplice pianificare eventuali interventi di manutenzione volti a preservare la bellezza di questa opera unica nel suo genere. Si potrebbe anche pensare di attivare dei veri e propri percorsi di visita immersivi per rendere più fruibili questi luoghi anche a chi fisicamente non può recarsi a visionarli personalmente.

La precisione del gemello digitale della Basilica di San Pietro è al millimetro e gli algoritmi utilizzati per elaborare i dati raccolti dai droni hanno permesso di colmare lacune e migliorare dettagli. Per arrivare al risultato ottenuto sono state analizzate oltre 400.000 immagini in alta risoluzione. Leggete anche “DJI Modify, software per modelli 3D da droni”.

Parliamo di una mole di dati pari a circa 22 petabyte, una quantità in grado di riempire 5 milioni di dvd. Brad Smith, Vice Chairman e Presidente di Microsoft, ha definito questo lavoro “uno dei progetti tecnologicamente più avanzati e sofisticati che siano mai stati realizzati”.

Il fatto poi che arrivi proprio alla vigilia del Giubileo 2025 non è un caso. Il Vaticano potrà giovarsi anche di questo innovativo strumento per gestire il flusso enorme di visitatori previsto per questa ricorrenza.

 

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