Gestione dei rifiuti: a Bari scendono in campo i droniNews 

Gestione dei rifiuti: a Bari scendono in campo i droni

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Anche la città di Bari ha deciso di avvalersi dei droni in supporto alla gestione dei rifiuti sul territorio comunale. Grazie infatti all’impiego dei droni, l’amministrazione comunale spera di riuscire ad arginare fenomeni dilaganti come l’abbandono dei rifiuti e i roghi tossici dannosi per l’ambiente. Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di come sempre più spesso i droni assumano un ruolo di sentinelle a tutela dell’ambiente, leggete anche “Droni nella terra dei fuochi sequestrano rifiuti”.

Droni in supporto alla gestione dei rifiuti

L’idea del comune di Bari è proprio quella di utilizzare i droni per supportare le attività di gestione dei rifiuti che spesso vengono abbandonati o bruciati dai cittadini. Ovviamente entrambe queste situazioni possono causare ingenti danni all’ambiente circostante e alla qualità di vita degli abitanti di questi territori.

Bari aveva già iniziato ad investire nei droni come strumenti di controllo durante la scorsa estate attraverso un servizio di monitoraggio sugli assembramenti sulle spiagge. A seguito di questa iniziativa il Garante della privacy aveva inviato una lettera all’amministrazione comunale per verificare il corretto trattamento dei dati ottenuti dalle indagini con droni, a tal proposito, per approfondimenti “Garante Privacy: aperte tre istruttorie sull’utilizzo di droni”. L’amministrazione comunale ha prontamente risposto sottolineando come tutte le direttive sul rispetto della privacy fossero seguite.

Archiviata la questione del trattamento dei dati personali, il comune di Bari ha deciso di utilizzare i droni anche per la gestione dei rifiuti. Il monitoraggio si concentrerà principalmente sulle zone di campagna, sede spesso di discariche abusive e roghi tossici.

Oltre all’impiego dei droni, l’amministrazione comunale punta ad utilizzare fototrappole nelle zone che spesso vedono l’abbandono di ingombranti. Si tratta quindi di un vero e proprio progetto per individuare e di conseguenza multare chi attua queste attività illecite e altamente pericolose per l’ambiente. Il tutto, ovviamente, per ottenere una maggiore sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente e per tutelare la salute dei cittadini che vivono in queste zone.

 

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