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Argini dei fiumi controllati dai droni termici

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Un progetto della Protezione Civile di Calderara di Reno investe sull’utilizzo dei droni termici per il controllo degli argini dei fiumi. Si tratta di un progetto avviato già lo scorso febbraio e finanziato dalla Fondazione Carisbo. L’obiettivo è proprio quello di avvalersi della tecnologia di questi strumenti per tenere sotto controllo la situazione dei corsi d’acqua.

Tutto ciò anche in virtù dei fenomeni estremi che si verificano sempre più frequentemente negli ultimi anni. I droni sono infatti in grado di operare anche in situazioni più estreme e in zone più difficili da raggiungere e a rischio. Grazie alle immagini e ai dati raccolti dai droni è poi possibile creare mappe 2D e 3D che saranno fondamentali per pianificare attività preventive. Leggete “Dji Terra software per modelli 3d con droni”.

L’utilizzo dei droni termici a controllo degli argini dei fiumi vuole cercare di porre preventivo rimedio a quelle situazioni estreme e di emergenza cui purtroppo il clima ci sta abituando. Vi abbiamo parlato di altri impieghi preventivi similari in articoli precedenti, leggete anche “Fiumi in Veneto monitorati dai droni di Arpa”.

Droni per controllare gli argini dei fiumi

Il ruolo dei droni termici nelle attività di monitoraggio degli argini dei fiumi può essere realmente di grande aiuto. I sensori di cui sono dotati, infatti, possono individuare fontanazzi e altre problematiche per tempo.

Ciò diventa fondamentale per prevenire eventuali cedimenti dell’argine che potrebbero causare situazioni veramente pericolose. I droni possono effettuare anche rilievi su strutture o edifici alluvionati per capire l’entità di eventuali danni.

A livello quindi di prevenzione e controllo i droni diventano degli strumenti pratici ed affidabili. I dati raccolti permettono poi di creare delle mappe in 2D o 3D basilari per pianificare ipotetici interventi volti ad evitare il peggio.

Il progetto di controllo degli argini dei fiumi con i droni nella zona di Calderara di Reno si basa sulla presenza di piloti appositamente formati e certificati. La Protezione Civile ha voluto investire in questa tecnologia proprio per rispondere alle numerose situazioni di emergenza che abbiamo osservato negli ultimi anni.

I cambiamenti climatici e le piogge imponenti che spesso arrivano come vere e proprie bombe d’acque causano infatti sempre più spesso inondazioni e alluvioni che arrecano danni a cose e, purtroppo, anche a persone. Riuscire a prevenire queste situazioni pericolose attraverso il monitoraggio dei fiumi diventa quindi fondamentale per la pubblica sicurezza.

 

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