Commercio abusivo: in spiaggia arriva il drone
Sopra la spiaggia di Cavallino Treporti un drone vola per controllare la presenza di commercio abusivo tra gli ombrelloni. Si tratta del drone comunale che mira a scoraggiare la diffusione di questo fenomeno nelle spiagge. L’attività di controllo inizierà sulla spiaggia di Ca’ Ballarin, per poi estendersi su tutti i 13 chilometri del litorale. Già nelle scorse settimane in queste zone le forze dell’ordine sono riuscite a recuperare 7.000 articoli tra bigiotteria, teli mare, giocattoli ed occhiali.
Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di come i droni possano essere utilizzati spesso per attività di controllo e ispezione lungo le spiagge, leggete anche “Controllo delle spiagge con droni a Barcellona”.
Droni contro il commercio abusivo in spiaggia
L’impiego dei droni per controllare il commercio abusivo in spiaggia permetterà di raggiungere anche zone più nascoste, come le pinete. Queste attività di controllo con droni fanno parte del più ampio progetto “Spiagge sicure” che mira proprio a limitare l’abusivismo e attività non regolari per garantire la sicurezza dei bagnanti. Il drone utilizzato dalla Polizia Locale permetterà quindi di monitorare con maggior rapidità anche aree più vaste.
Il progetto in essere a Cavallino Treponti prevede che il drone non si occupi solo del controllo del commercio abusivo. Il velivolo potrà infatti essere particolarmente utile anche per monitorare situazioni di potenziale pericolo come per esempio la presenza di incendi (Leggete anche “Drone Solare Italiano a caccia di incendi”), specialmente nelle zone di pineta. Si tratta quindi di uno strumento di grande utilità che potrebbe aiutare nella pianificazione in tempi brevi di interventi necessari a bloccare gli incendi sul nascere.
Il Comandante della Polizia Locale Dario Tussetto ha sottolineato come l’impiego dei droni possa essere realmente di grande aiuto nella lotta al commercio abusivo. Il loro intervento coadiuvato da questa nuova tecnologia sarà sicuramente un ottimo deterrente alla crescita di questi fenomeni che, come sappiamo, sono particolarmente diffusi nei litorali durante il periodo estivo.
