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Drone Zeno per archeologia subacquea

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Il drone Zeno per archeologia subacquea è stato realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze e dallo spin off MDM Team.

E’ l’ultimo dei droni acquatici autonomi realizzati dall’Ateneo fiorentino. E’ stato sviluppato appositamente per l’archeologia subacquea e può lavorare fino a 100 metri di profondità.

Abbiamo trattato i droni subacquei ed il loro utilizzo strategico già in diversi articoli. A tal proposito proprio qualche settimana fa a Gallipoli si è svolto il “Sea drone Tech Summit”, kermesse che ha voluto mettere sotto i riflettori queste sofisticate macchine che hanno già iniziato a rivoluzionare ogni attività e professione legata al mondo del mare, dalle riprese sottomarine all’esplorazione dei fondali, dal monitoraggio dell’ambiente marino alla ricerca di siti archeologici o di navi affondate. Per approfondimenti leggete anche “Droni marini nel futuro della Blue Economy”.

Drone Zeno per archeologia subacquea

Il drone Zeno per archeologia subacquea, come scritto poco più sopra, è stato realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale e dallo spin off MDM Team e sarà presentato da Benedetto Allotta e Alessandro Ridolfi il prossimo 11 dicembre 2018 ad Haifa, in Israele, al “Workshop on Marine Technologies. From Marine Archeology to Internet of Underwater Things”, incontro realizzato  dall’Ambasciata d’Italia, con la collaborazione della Camera di Commercio Italia – Israele, dell’Università di Haifa, della Israel Antiquities Authority e dei partner del progetto europeo di ricerca e innovazione ARCHEOSUb (Università di Firenze, MDM Team, Sapienza Università di Roma, Wsense).

“Il drone – spiega Benedetto Allotta – è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo ARCHEOSUb (cofinanziato dal programma Blue Labs  dell’agenzia EASME), dedicato alle piccole e medie imprese e finalizzato allo sviluppo di soluzioni innovative per le sfide nell’ambito dell’economia del mare. Le caratteristiche innovative di Zeno, che è pronto per la commercializzazione – continua Allotta – sono l’estrema manovrabilità e un rivoluzionario sistema di sostituzione del modulo batteria, che permette la rimozione di quello esausto e il montaggio di quello carico nel giro di un minuto. Ciò consente in pratica un utilizzo del drone senza limiti di durata delle batterie”.

Per approfondimenti, guardate il seguente video del drone Zeno nel mare di Vada.

 

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