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Droni ad utilizzo catasto a caccia di case non registrate

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Droni ad utilizzo catasto a caccia di case non registrate, così recita un articolo apparso sull’autorevole quotidiano “Il Sole 24 ore”.

Droni ad utilizzo catasto, un nuovo strumento tecnologico

L’Italia sembra essere uno dei Paesi con uno dei più elevati tassi di immobili non registrati al catasto, una volta si volava con aerei veri e propri per fotografare interi territori per scovare i furbetti che non avevano registrato il loro immobile o parte di esso. Ora con i droni ad utilizzo catasto il lavoro sembra essere diventato più semplice, e per così dire “chirurgico” con il monitoraggio specifico di zone ad alto abusivismo edilizio. Leggete anche “Ispezione tetti con drone: come farle e quanto costano”.

Nel 2012 è stata presentata l’ultima indagine sugli immobili non dichiarati al catasto, condotta dall’Agenzia del Territorio. Lo studio è stato effettuato attraverso la sovrapposizione di ortofoto digitali ad alta risoluzione alla cartografia catastale e la verifica degli archivi censuari, che hanno consentito l’individuazione di quelle particelle del Catasto Terreni sulle quali risultano immobili non dichiarati.

I droni sono uno strumento tecnologico a supporto del catasto, la possibilità di pianificare missioni di volo aerofotogrammetriche per la conseguente realizzazione di ortofoto è sicuramente una occasione per non utilizzare più i costosi voli di aerei tradizionali, ma soprattutto come scritto poco più sopra, di svolgere indagini selettive anche di territori più ridotto, anche esclusivamente su aree comunali per esempio.

L’indagine aveva portato alla luce ben oltre 2 milioni di particelle non dichiarate al catasto, da sottolineare però che in questi ultimi anni, il numero delle abitazioni non dichiarate è calato notevolmente, la maggioranza dei proprietari degli immobili fantasma ha regolarizzato la propria posizione, pagando anche la sanatoria comunale.

I droni ad utilizzo del catasto, immaginiamo saranno sì utilizzati, ma non in misura massiva, anche in virtù delle future sanatorie che prima o poi verranno proposte dal Governo….

 

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