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Droni e riserve idriche: monitoraggio innovativo

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Droni e riserve idriche: negli Stati Uniti si studiano nuove modalità di campionamento e monitoraggio dell’acqua potabile grazie ai droni. Infatti in alcune zone rurali del Michigan, ad esempio, la disponibilità di acqua potabile non è così semplice per tutti i cittadini, occorre quindi trovare un sistema economico ed efficiente per poter analizzare lo stato delle riserve idriche a disposizione.

L’Environmental Protection Agency (EPA) gestisce circa 50.000 sistemi idrici comunitari (CWS) in tutti gli Stati Uniti e nel 2018 ha segnalato a seguito di precise verifiche,  violazioni in oltre il 30% di questi siti idrici. L’obiettivo dell’EPA è quello di ridurre il numero di CWS non conformi di almeno un quarto entro il 2022, da qui appunto l’esigenza di uno strumento di analisi rapido ed economico.

Droni e riserve idriche

L’EPA ha deciso di avvalersi della collaborazione dell’azienda di New York Reign Maker che si occupa di creare soluzioni specializzate da applicare ai droni ed è attiva nel monitoraggio di bacini idrici e strutture per le acque reflue con droni sul territorio della grande mela. La Reign Maker ha infatti recentemente realizzato il Nixie, un sistema di campionamento dell’acqua e rilevamento di dati applicabile ai droni che permette di ridurre i tempi di raccolta dei campioni d’acqua del 75%.

Nixie è progettato per contenere bottiglie di campionamento dell’acqua approvate dall’EPA ed è in grado di raccogliere acqua non nello strato superficiale, il meno adatto alle analisi, ma più in profondità anche in situazioni di correnti fino a 5 nodi. Le modalità di impiego sono molto semplici: una volta collegato al drone, sia esso un DJI Matrice 600 o DJI Matrice 300 RTK, basta inserire una bottiglia di raccolta e programmare il volo; arrivato sull’area di interesse basta abbassare Nixie sotto la superficie dell’acqua per raccogliere il campione che si potrà ottenere semplicemente recuperando la bottiglia piena.

Droni e riserve idriche

Si tratta quindi di un sistema più sicuro, rapido, che permette di raggiungere anche zone più impervie e che riduce la manodopera e i costi che venivano sostenuti attraverso la raccolta con imbarcazioni munite di personale specializzato. Il prossimo step sarà Nixie Advanced che prevede la possibilità di effettuare direttamente le analisi dell’acqua in loco senza bisogno della raccolta di campioni.

Vi abbiamo già parlato in altri articoli dell’impiego dei droni in applicazioni simili, leggete anche “Droni per monitorare la qualità dell’acqua” e “Droni per il controllo delle acque”.

Il connubio droni e riserve idriche è quindi un ulteriore esempio di come grazie all’utilizzo di questi sistemi sarà decisamente più semplice effettuare analisi precise sulle componenti delle riserve idriche in modo da poter pianificare in modo accurato politiche di protezione e distribuzione delle acque potabili. Il campionamento regolare delle acque permette infatti alle comunità locali e ai gestori ambientali di comprendere l’impatto dell’inquinamento sulle acque e anche i mutamenti causati dai cambiamenti climatici in corso per decidere poi gli eventuali accorgimenti da mettere in atto.

 

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