Droni per la pesca: le Hawaii dicono stop
Le Hawaii vanno verso l’approvazione di una legge che vieta l’utilizzo dei droni per la pesca nelle acque di queste zone. Pare infatti che negli ultimi tempi questa pratica si sia sempre più diffusa a discapito dei mezzi più tradizionali. Si sono così formate due visioni opposte: chi incoraggia il divieto di questo tipo di pesca e chi, invece, la ritiene utile e innovativa.
Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di come i droni possano essere utilizzati in questo tipo di attività, leggete anche “Droni per il monitoraggio della pesca illegale” e “Scarico di pesce illegale: in Islanda controllano i droni”.
Le Hawaii vietano i droni per la pesca
La decisione del governo delle Hawaii di vietare i droni per la pesca è fortemente voluta da un buon numero di pescatori. Si ritiene infatti che la concorrenza verso le altre modalità di pesca più classiche sia decisamente fuori portata. I droni utilizzati per questa attività sono dotati di un apposito sistema che permette di agganciare lenza, amo ed esca. I droni vengono poi indirizzati oltre la zona utilizzata dai surfisti che in genere spaventano i pesci. Una volta arrivati nella zona corretta, la lenza viene rilasciata e il pescatore deve solo attendere che il pesce abbocchi.
Spesso i droni per la pesca sono anche utili per effettuare riprese dall’alto di queste meravigliose acque. I sostenitori di questo sistema sottolineano che questo tipo di pesca sia meno lesiva rispetto al traino del pescato con le barche. Per contro, i detrattori sottolineano come si crei una situazione competitiva impari, soprattutto perché la maggior parte dei pescatori non possono permettersi l’acquisto di droni.
Insomma la diatriba è aperta, anche se al momento sembra che sia molto più probabile l’approvazione del disegno di legge che vieterebbe i droni per la pesca. Paradossalmente, comunque, questo tipo di attività resta consentita e tutelata nel resto degli Stati Uniti. Vedremo come il legislatore deciderà di operare.
