Esportazioni Cina: nuove restrizioni per DJI
All’orizzonte significative restrizioni alle esportazioni dalla Cina volute dal governo di Pechino che potrebbero danneggiare DJI.
Il ministero del commercio cinese ha infatti annunciato che queste limitazioni avranno lo scopo di limitare la possibilità che alcuni prodotti commerciali siano acquistati per effettivi utilizzi militari. In particolare si parla di droni e loro componenti che, come sappiamo, hanno acquisito un ruolo decisamente centrale nel conflitto in corso in Ucraina.
La Cina vuole quindi cercare di riaffermare la sua posizione neutrale, nonostante le molteplici implicazioni non ufficiali al fianco della Russia. Queste nuove disposizioni potrebbero essere davvero dannose per DJI, già in una posizione piuttosto delicata a causa delle restrizioni poste in essere dal governo americano sull’impiego dei suoi droni in USA.
Le limitazioni alle esportazioni dalla Cina sarebbero quindi un nuovo ostacolo per il produttore DJI, già messo alle strette dalle disposizioni americane contro l’utilizzo dei suoi droni in USA. Ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Droni DJI: nuove restrizioni in America da FCC”.
Restrizioni alle esportazioni dalla Cina
L’intento di Pechino sarebbe quindi quello di applicare restrizioni alle esportazioni dalla Cina di droni e relativi accessori per limitarne l’impiego militare. DJI, dal canto suo, ha sempre dichiarato che i suoi droni sono commerciali e non militari.
Nonostante ciò molte sono le accuse mosse al produttore che volontariamente, fornirebbe questi prodotti pur sapendo dell’effettivo utilizzo militare. Purtroppo però, queste restrizioni potrebbero essere veramente devastanti per le normali attività commerciali di DJI. I consumatori potrebbero infatti ritrovarsi a subire ritardi considerevoli nelle forniture, cosa che già sta accadendo per alcuni prodotti da qualche tempo in Europa. Leggete “Lista nera per DJI anche in Australia?”.
Le misure restrittive sulle esportazioni dalla Cina riguarderebbero in particolare determinati motori, laser, sensori, apparecchiature di comunicazione e strumenti anti-drone. Le conseguenze, però, si potrebbero anche sentire su alcuni droni consumer e aziendali di fascia medio alta, particolarmente richiesti negli ultimi tempi. Insomma una situazione internazionale tra conflitto in Ucraina e liste nere americane che potrebbe essere di difficile gestione per DJI.
L’azienda ha comunque dichiarato la sua completa volontà di rispettare pienamente i dettami delle nuove restrizioni. La speranza è che il tutto non si ripercuota troppo sui consumatori finali che stanno facendo sempre più spesso dei droni degli strumenti professionali di grande utilità.