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Laguna di Marano sorvegliata dai droni

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Gli studenti dell’Isis Mattei di Latisana hanno presentato un progetto per l’impiego di droni marini per monitorare la Laguna di Marano. L’idea è stata presentata al convegno sulla sostenibilità che si è svolto a Trieste nell’ambito della 53ª edizione della Barcolana. L’utilizzo dei droni marini permetterebbe di ottenere una valutazione costante dello stato di salute delle acque della laguna.

Ancora una volta, quindi, un progetto frutto della creatività di giovani studenti, come vi abbiamo già raccontato in altri articoli, leggete anche “Progetto Droni: premiato un istituto tecnico di Latisana”.

Droni marini per monitorare la Laguna di Marano

Il progetto creato dagli studenti per impiegare i droni nel controllo della Laguna di Marano prevede l’utilizzo di droni marini ideati dagli stessi ragazzi. Si tratta di robot che potranno fornire costantemente dati importanti per valutare la salute dell’ecosistema lagunare.

Gli studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto Plozner, parte del Mattei, assieme ai loro docenti si sono occupati della presentazione del progetto per la Laguna di Marano in lingua inglese. Lo stesso progetto, cinque mesi fa, è risultato anche vincitore dei 20.000 euro messi in palio nel concorso internazionale della Cei, la centrale europea per le iniziative. Il concorso guardava con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e ai temi dell’Agenda Onu 2030.

Anche in questo caso possiamo notare come l’interesse dei giovani studenti ricada spesso nel settore dei droni. In particolare in questo caso si parla di droni marini, forse ancora più affascinanti per potenzialità e risorse. La loro applicazione poi, in un ambiente così particolare come la Laguna di Marano è interessante. Spesso infatti gli ambienti marini soffrono particolarmente degli interventi dell’uomo, quindi uno strumento preciso e poco invasivo che riesce a monitorarne lo stato di salute sarà sicuramente di grande aiuto.

I droni marini riescono infatti ad operare senza disturbare particolarmente l’ecosistema che stanno studiando, permettendo tra l’altro di ottenere dati precisi, fondamentali per i ricercatori.

 

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