Leonardo Drone Contest: chi vincerà la seconda fase?
Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di parlare con Laurent Sissmann della Leonardo SpA a proposito del Leonardo Drone Contest la cui seconda fase si concluderà a fine settembre 2021.
Vi abbiamo già raccontato in un articolo precedente di questa importante manifestazione incentrata sul mondo dei droni e delle loro applicazioni (Leggete anche “Leonardo Drone Contest 2021 per l’innovazione”).
Foto Credit: Leonardo SpA – Laurent Sissmann – Leonardo Drone Contest 2020
Leonardo Drone Contest: chi vincerà la seconda fase?
Per riassumere brevemente, si tratta di una competizione cui partecipano 6 importanti atenei italiani (Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Università Sant’Anna di Pisa, Università Tor Vergata di Roma e Università Federico II di Napoli) che si svolge in 3 fasi, una all’anno a partire dalla presentazione nel 2019.
Ogni ateneo è rappresentato da un team composto da studenti, dottorandi e tutor che si sfidano in questo importante progetto di innovazione il cui obiettivo, ci spiegano, è di “creare un ecosistema e sinergie tra università e aziende volto a creare un approccio virtuoso all’innovazione nel settore dei droni”.
In particolare proprio tra pochi giorni, si concluderà la fase del 2021 strutturata su tre momenti principali:
– Simposio & Sviluppo Ecosistema;
– Competizione;
– Cerimonia di premiazione.
Il primo appuntamento di questa edizione del Leonardo Drone Contest si è tenuto lo scorso 15 luglio 2021 presso l’Aerotech dello stabilimento di Leonardo a Pomigliano d’Arco.
La fase conclusiva si svolgerà invece a fine settembre, in particolare nei giorni 28, 29 e 30 presso lo stabilimento di Leonardo Velivoli a Torino. Il Leonardo Drone Contest si tratta di una vera e propria gara di abilità durante la quale ad ogni drone verrà chiesto di individuare oggetti sconosciuti in movimento presenti nel campo di gara.
Grazie alla presenza della telecamera ogni team riuscirà a comporre la realtà intorno a sè per portare a termine la missione in minor tempo. Ogni oggetto sconosciuto contiene informazioni relative ai punteggi associati ad ogni piazzola di atterraggio. Ogni volta che il drone avrà individuato un oggetto, lo avrà fotografato e avrà ricevuto la validazione dalla GCS, potrà effettuare la sequenza di atterraggi. Sulla base di queste sequenze si otterranno i punti necessari per la vittoria.
Si tratta di una sorta di simulazione delle operazioni che i droni potrebbero svolgere in piena autonomia in città. Un po’ come osservare un modello di quanto probabilmente si realizzerà concretamente in un futuro forse non così lontano. Leonardo ha deciso di investire nel Leonardo Drone Contest offrendo un supporto economico alle università che vi partecipano, le quali però devono poi gestire in completa autonomia il problem solving che le porterà ad essere competitive con gli altri concorrenti.
La prima fase del content ha visto delle difficoltà da parte dei partecipanti, spiega Laurent Sissmann, ma ogni team è riuscito con le proprie competenze a portare a termine la sfida. Il primo step è stato vinto dal Politecnico di Milano, ma un premio particolare è stato attribuito all’Università di Bologna per le loro abilità soprattutto nel settore della robotica.
Foto Credit: Leonardo SpA – Leonardo Drone Contest 2020
Il Leonardo Drone Contest si basa infatti sulle abilità dei dottorandi di risolvere questioni legate sia all’aeronautica che al settore della robotica. Non si tratta quindi solo di realizzare il modello di drone migliore, ma soprattutto di strutturare un sistema di gestione autonoma del drone ottimale.
Laurent Sissmann ha anche voluto sottolineare come questo progetto abbia una forte importanza dal punto di vista del reclutamento. Leonardo infatti auspica che questa competizione spinga i giovani universitari interessati ad appassionarsi sempre di più a questo settore in forte espansione. Potranno così diventare esperti che si avventureranno in startup innovative o daranno il loro contributo in aziende importanti del settore, magari proprio alla Leonardo.
Si andrebbe quindi a creare una rete di persone competenti nel settore che collaborano in un ecosistema virtuoso e innovativo.
Una grossa opportunità per questi studenti che avranno modo di dimostrare le loro abilità e per l’azienda Leonardo che avrà modo di toccare con mano le competenze e la preparazione di coloro che potrebbero diventare futuri collaboratori.