Migranti clandestini: la Francia schiera i droni
La Francia ha deciso di avvalersi dell’utilizzo dei droni per gestire il flusso di migranti clandestini al confine con l’Italia.
I droni sono infatti legittimati ad operare nella zone delle Alpi Marittime che segnano il confine con il nostro paese. La decisione arriva in risposta ad una precisa richiesta di intervento da parte della polizia di frontiera. Il fenomeno della migrazione clandestina si sta, infatti, particolarmente diffondendo e i vari governi interessati devono cercare di trovare opportune soluzioni.
Ecco quindi che la Francia ha emanato due specifiche ordinanze amministrative lo scorso 10 maggio 2023 che autorizzano l’impiego dei droni nei prossimi tre mesi in queste zone così delicate.
I droni potrebbero essere quindi un valido strumento per gestire al meglio il flusso dei migranti clandestini. Un ulteriore esempio di come questi velivoli possano essere di supporto alle forze dell’ordine. Vi abbiamo parlato di impieghi similari in altri articoli, leggete anche “Droni di pattugliamento al confine italo sloveno”.
Droni francesi per controllare i migranti clandestini
La zona delle Alpi Marittime al confine tra Italia e Francia vede spesso un intenso flussi di migranti clandestini. La conformazione del territorio, infatti, con la presenza di numerosi sentieri, può essere l’ideale per chi cerca di nascondersi e attraversare illegalmente la frontiera.
La polizia di frontiera ha quindi materialmente dei problemi ad arginare questo fenomeno e necessita di strumenti di controllo più efficienti. I droni potrebbero essere la giusta risposta. Infatti le immagini e i video raccolti dai droni in volo su queste zone potrebbero ritrarre persone e movimenti sospetti. Leggete “Immigrazione clandestina: droni per controlli”.
I droni possono quindi offrire un controllo e monitoraggio più efficiente e preciso dei flussi di migranti clandestini. Le due ordinanze francesi vogliono infatti cercare di trovare una soluzione a questo fenomeno in forte crescita. Secondo quanto dichiarato da oltralpe, infatti, pare che dall’inizio del 2023 il flusso dall’Italia alla Francia sia quadruplicato e circa 9.000 persone irregolari siano state intercettate alla frontiera.
Come sappiamo, c’è un clima piuttosto delicato tra i due paesi riguardo questa situazione. Vedremo se e come la decisione dell’impiego dei droni avrà un impatto anche sull’Italia.