Ricerca sulla biodiversità: l'importante ruolo dei droni DJIEsteri News 

Ricerca sulla biodiversità: l’importante ruolo dei droni DJI

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Nasce un nuovo progetto che prevede l’utilizzo dei droni per prelevare campioni utili alla ricerca sulla biodiversità nelle foreste pluviali.

Si tratta di un progetto al quale collaborano DJI come fornitore di droni, la ONG ambientale Wilderness International e l’Environmental Robotics Lab dell’ETH di Zurigo.

L’idea è quella di avvalersi di droni DJI Matrice 350 RTK dotati di un apposito strumento in grado di prelevare campioni dalle cime degli alberi. I campioni saranno poi analizzati per andare a scoprire eventuali nuove specie.

Le chiome degli alberi presenti nelle foreste pluviali sono infatti particolarmente difficili da raggiungere considerando quanto questi alberi possono essere alti e rigogliosi. Ecco quindi che l’intervento dall’alto dei droni può essere la giusta risposta.

I droni diventano quindi un ottimo supporto per la ricerca sulla biodiversità essendo in grado di agire anche in zone più remote. Vi abbiamo già raccontato di altri progetti similari basati sull’uso dei droni a supporto dei ricercatori, leggete anche “Tutela biodiversità: il progetto con droni di Network Rail”.

Droni DJI al servizio della ricerca sulla biodiversità

La ricerca sulla biodiversità di zone particolarmente floride come le foreste pluviali non è decisamente semplice. I metodi tradizionali possono essere molto costosi e dispendiosi dal punto di vista del tempo. Ecco quindi che l’idea dei ricercatori di Zurigo supportata da DJI e da Wilderness International risulta particolarmente efficiente anche da questi punti di vista.

I droni vengono modificati aggiungendo una sorta di verricello che permette di estrapolare campioni dalle fronde che saranno poi analizzati alla scoperta di eDNA. Dall’inizio delle attività, lo scorso marzo, i droni hanno raccolto ben 36 campioni da tre località della foresta pluviale peruviana utilissimi per i ricercatori. Leggete “Ricerca DNA con droni nelle foreste pluviali”.

L’obiettivo della ricerca sulla biodiversità è quello di monitorare aree già protette ma anche di individuare nuove aree di conservazione. L’apporto dei droni permette di ottenere i dati in modo più rapido ed efficiente semplificando il lavoro degli studiosi.

L’idea è quella di espandere questa iniziativa anche ad altre realtà tutelate da Wilderness International come il Canada dove gli attuali dati relativi alla biodiversità sono al momento piuttosto scarsi. Se la stessa metodologia fosse applicata a livello mondiale, si potrebbe ottenere sicuramente una pianificazione della tutela ambientale più efficiente e ottimale per la salvaguardia dell’ambiente.

 

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