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Rilievi con drone dopo gli incendi in Toscana

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Nella zona di Massarosa colpita di recente da un terribile incendio, si effettueranno dei rilievi con drone per analizzare le criticità. Si tratta di un importante progetto voluto dal Consorzio 1 Toscana Nord che intende andare a verificare la situazione in queste zone martoriate. In particolare l’attenzione sarà posta sui torrenti e i corsi d’acqua Rio Polla del Morto e Rio dell’Acquachiara che attraversano la zona. Successivamente le analisi si sposteranno sul territorio comunale di Camaiore.

Vi abbiamo già raccontato di come i droni siano stati utili in diverse fasi del terribile incendio dello scorso luglio in Toscana, leggete anche “Incendio Boschivo in Versilia: il drone dei Vigili del Fuoco”.

Rilievi con drone sulle aree colpite dall’incendio

Il Consorzio 1 Toscana Nord ha deciso di effettuare questi rilievi con drone soprattutto per scopo precauzionale. Allo stesso tempo, grazie alle immagini raccolte, sarà possibile analizzare e pianificare gli eventuali interventi necessari alla messa in sicurezza della zona. In questo modo, si riuscirà anche a quantificare la richiesta di finanziamenti necessari per supportare tali interventi riparatori. Si tratta quindi di un progetto dettagliato che mira a rendere più sicure queste zone colpite dall’incendio. Per approfondimenti ulteriori: “Incendi boschivi in Italia, un aiuto anche dai droni”.

I tecnici che analizzeranno le immagini ottenute dai rilievi con drone potranno così facilmente individuare le principali criticità del territorio. In particolare si potranno rilevare eventuali ostruzioni, la presenza di vegetazione e alberi bruciati nell’alveo e altre situazioni di potenziale pericolo. Gli stessi dati potranno essere anche utili per pianificare interventi di ingegneria forestale volti a prevenire eventuali disastri ambientali.

I rilievi con drone sono quindi fondamentali per pianificare attività di intervento come briglie e palificate che possono combattere e prevenire rischi idrogeologici. Tali rischi sono particolarmente importanti in quelle zone che non possono sfruttare la forza di alberi e radici per fermare l’acqua in movimento. Zone vittime di incendi come quella analizzata dal Consorzio 1 Toscana Nord ne sono sicuramente un esempio lampante.

 

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