SkyGate: studenti che disegnano taxi aerei del futuro
SkyGate crede nel futuro e nei giovani talenti: l’ambizioso progetto che vede protagonista Torino nello sviluppo della prima rete italiana di Urban Air Mobility (UAM), ha da poco concluso una collaborazione con IAAD, l’Istituto d’Arte Applicata e Design, che dal 1978 rappresenta uno dei principali poli dell’alta formazione in Europa.
SkyGate: un progetto ambizioso
La finalità di questa collaborazione, nata dall’accordo tra DigiSky – società promotrice dell’iniziativa SkyGate insieme ad Always e IAAD, è quella di offrire ai giovani designer l’opportunità di familiarizzare con un settore della mobilità innovativo e attento alla sostenibilità del nostro pianeta.
Il progetto ha coinvolto 60 studenti che, divisi in 18 gruppi, si sono cimentati nella progettazione di design di velivoli eVTOL. Ad affiancare i giovani della scuola di design, alcuni studenti del corso di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino, partner del progetto SkyGate, che hanno contribuito definendo i requisiti tecnici di progetto.
SkyGate ha siglato da tempo accordi con produttori di velivoli, italiani e internazionali, oltre che con importanti player del settore, ma l’iniziativa congiunta con lo IAAD assume una rilevanza strategica nel costruire sul territorio competenze e talenti in grado di coprire i bisogni futuri del mercato del lavoro in questo segmento così attrattivo.
Al momento, infatti, ci sono più di 200 società nel mondo che stanno lavorando a concept e prototipi di velivoli dedicati alla Advanced Air Mobility, incluse alcune società italiane tra cui uno dei partner di SkyGate, Manta Aircraft, e i primi voli sono previsti tra il 2024 e il 2026, in occasione delle Olimpiadi di Parigi e di Cortina.
In questo contesto, SkyGate auspica che il territorio torinese, e italiano in generale, possa giocare un ruolo di assoluto rilievo nello sviluppo di questo mercato, preparando professionisti competenti e motivati.
“Il rapporto dinamico e innovativo con il territorio che da sempre è al centro della filosofia IAAD, ha portato i nostri studenti di Transportation design ad accettare la sfida lanciata da DigiSky sull’importanza di adottare soluzioni alternative di mobilità urbana mirate alla riduzione dell’inquinamento”, dichiara Mauro Bimbi docente IAAD e coordinatore del progetto.
“Ragionando in parallelo su ergonomia e design, i team di lavoro sono partiti dall’analisi dello scenario sociale, organizzativo ed economico del tessuto urbano, per passare allo studio dell’impatto sull’utenza dal punto di vista della piacevolezza e, in seguito, ad una fase più sperimentale relativa all’accessibilità, al comfort posturale, alla visibilità diretta/indiretta e agli spazi di movimento, il tutto tradotto in forme accattivanti di interni ed esterni” afferma Luca Bar, docente IAAD.
“I giovani dello IAAD”, dichiara Paolo Pari, co-ideatore di SkyGate “si sono rivelati all’altezza della sfida e hanno dovuto integrare le loro competenze di design con gli stringenti requisiti di ingegneria e di meccanica del volo, in un’attività sinergica svolta insieme con gli studenti del Politecnico”.
A conclusione dell’iniziativa, durante un evento in streaming, i 18 progetti sono stati ufficialmente presentati a una giuria ad hoc composta dai docenti IAAD e da Paolo Pari di SkyGate, che ha poi decretato il vincitore.
Primo classificato il progetto “FLY-TO”, realizzato dagli studenti Davide Bianco Francesetti, Nicola Gadolini, Matteo Ramello ed Emanuele Angioni che si è distinto per completezza ed accuratezza; secondo classificato il progetto “AIRTO”, degli studenti Ettore Calzoni, Niccolò Casagrande, Matteo Rossetti e Andrea Zavattini, e 3° classificato, il progetto “E-VTON” di Fabio Allegri, Gabriele Combi e Pierangelo Fanizzi.
Tutte le proposte presentate sono state caratterizzate da un alto livello qualitativo in termini di esecuzione e creatività.
Per approfondimenti sul progetto Skygate, leggete anche “Mobilità aerea urbana: a Torino nasce SkyGate”.