Squadra di calcio femminile spiata dal drone alle Olimpiadi di Parigi 2024
Un drone avrebbe spiato gli allenamenti in preparazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 della squadra di calcio femminile neozelandese.
Il pilota del drone in questione faceva parte dell’equipe del team del Canada. Le due nazioni si scontreranno infatti nei prossimi giorni durante i giochi olimpici. Un fatto che ha richiesto l’intervento delle autorità a seguito della denuncia del Comitato Olimpico della Nuova Zelanda.
L’evento si è verificato presso la struttura sportiva di St. Etienne, non lontano da Parigi. L’allerta su questo tipo di avvenimenti è particolarmente alto soprattutto in un contesto così prestigioso come quello delle Olimpiadi.
Quanto avvenuto alla squadra di calcio femminile neozelandese è un ulteriore esempio di come i droni possano essere utilizzati anche nel settore sportivo. Nello specifico si parla di un caso di spionaggio, ma a volte può avere anche scopi strategici per perfezionare le performances sportive.
Vi abbiamo per esempio parlato del caso dell’uso dei droni da parte della Nazionale Italia, leggete anche “Europei Germania: Spalletti si affida ai droni”.
Un drone spia la squadra di calcio femminile
Il drone che ha spiato la squadra femminile della Nuova Zelanda era pilotato da un membro del team della squadra del Canada. La sfida tra le due squadre si terrà esattamente il prossimo 25 luglio, ecco quindi l’esigenza di carpire maggiori informazioni sugli avversari.
Tra l’altro non è la prima volta che il Canada ricorre ad attività come queste. Già alle qualificazioni per i Mondiali di calcio maschili a Toronto nel 2021 un drone canadese aveva controllato gli allenamenti della squadra dell’Honduras che avrebbero sfidato da lì a pochi giorni.
Dal canto suo, il team canadese ha voluto porgere le sue scuse alla squadra di calcio della Nuova Zelanda. Ha infatti dichiarato di “Essere impegnati nel fair play e siamo scioccati e delusi. Porgiamo le nostre più sincere scuse al team della Nuova Zelanda, a tutte le giocatrici coinvolte e al Comitato Olimpico della Nuova Zelanda”.
Insomma, un tentativo di placare gli animi dopo il fatto. Tutto ciò ha comunque ulteriormente sottolineato come le autorità francesi siano particolarmente impegnate in numerosi interventi contro i droni utilizzati in modo non autorizzato durante le Olimpiadi. Infatti secondo il Primo Ministro Gabriel Attal vengono fermati in media 6 piccoli velivoli al giorno.