Vita aliena ricercata dalla Nasa con l'ausilio dei droniEsteri News 

Vita aliena ricercata dalla Nasa con l’ausilio dei droni

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Un innovativo progetto della Nasa punta a realizzare sciami di droni marini utili per ricercare tracce di vita aliena. L’idea è quella di sviluppare dei prototipi dei futuri sottomarini-robot Swim che potranno essere impiegati negli oceani nascosti di alcune lune del Sistema Solare. L’obiettivo è dunque quello di avvalersi di queste moderne tecnologie per andare ad indagare luoghi particolari come per esempio Europa, una delle lune di Giove. Il nome Swim sta per Sensing With Independent Micro-swimmers e identica perfettamente il concetto di sciami di droni impiegati per indagini marine.

Il progetto della Nasa per la ricerca di vita aliena grazie all’ausilio di droni in pianeti lontani non è il primo di questo genere. Vi abbiamo già raccontato l’avventura di Ingenuity su Marte, leggete anche “Drone su Marte: Ingenuity lavorerà fino a settembre”.

Droni marini alla ricerca di vita aliena

Il progetto della Nasa è dunque quello di ricercare tracce di vita aliena nascoste nello strato di ghiaccio spesso presente negli oceani di alcune lune del Sistema Solare. Gli strumenti più adatti sembrano proprio essere questi droni marini in grado di rilevare tracce di componenti chimiche che potrebbero essere spie della presenza di forme di vita. I primi test sono stati realizzati all’interno di alcune delle piscine del Caltech a Pasadena. Responsabili del progetto sono alcuni ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della Nasa. Si tratta di un gruppo di studiosi che vuole ottenere il massimo dalle potenzialità della tecnologia autonoma dei droni.

Sicuramente attualmente l’iniziativa della Nasa di utilizzare i droni per cercare tracce di vita aliena nello spazio può sembrare fantascienza. L’applicazione vera e propria di questo progetto non è decisamente così vicina. Tuttavia l’impegno del team di ricercatori è proprio quello di gettare le basi necessarie affinché questo progetto possa decollare in futuro. Oltre ai test nelle piscine del Caltech a Pasadena, gli studiosi utilizzano anche una serie di simulazioni al computer. Ciò per capire come i droni sottomarini possano lavorare in condizioni di pressione e temperatura particolari come quelle che potrebbero trovare su Europa. E’ infatti fondamentale riuscire ad analizzare al meglio tutte le variabili in progetti come questi.

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