Aiuti umanitari con droni in UcrainaEsteri News 

Aiuti umanitari con droni in Ucraina

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L’azienda canadese Draganfly ha dichiarato di voler utilizzare i suoi droni per recapitare aiuti umanitari alla popolazione ucraina. Purtroppo, infatti, il conflitto in corso nel paese sta mettendo in serio pericolo la vita dei cittadini rimasti in Ucraina. Grazie all’impiego dei droni sarebbe molto più semplice raggiungere la popolazione con medicinali, viveri o kit di primo soccorso che scarseggiano ormai da giorni.

Come vi abbiamo già raccontato in altri articoli, molti sono i casi nei quali i droni diventano strumenti di supporto utili a recapitare medicinali, sangue, vaccini o aiuti umanitari in generale. In situazioni di emergenza o in aree particolarmente difficili da raggiungere possono essere realmente la giusta risposta, leggete anche “In Malawi corridoi aerei per i droni umanitari Unicef”.

Droni per consegnare aiuti umanitari

L’iniziativa della Draganfly di consegnare aiuti umanitari tramite droni risponde all’appello lanciato dal Revived Soldiers Ukraine. Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro che opera per portare aiuti alla popolazione ucraina. I droni effettueranno quindi consegne fondamentali in città come Kiev e Kharkiv. Si tratta di mezzi in grado di trasportare fino a 16 chilogrammi di forniture mediche.

Oltre ai droni si potrebbe pensare di utilizzare anche veicoli autonomi senza piloti che trasportino su strada gli aiuti umanitari da un luogo all’altro. Alcuni importanti aziende automobilistiche hanno già da tempo intrapreso test sull’utilizzo di questo tipo di veicoli. Ne sono un esempio Volo, Mercedes e Tesla. Sia i droni che, eventualmente, anche i veicoli autonomi potrebbero quindi essere particolarmente utili nel conflitto in Ucraina per raggiungere la popolazione bisognosa con aiuti umanitari. Tra le due, comunque, la tecnologia dei droni è quella attualmente più testata e in grado di offrire maggior sicurezza nei risultati.

Nel caso della guerra in Ucraina i droni entrerebbe quindi in gioco in una versione differente rispetto a quella finora utilizzata. Non si tratterebbe più di strumenti di controllo o di attacco, ma di un importante sostegno alla popolazione. Grazie al loro operato sarebbe infatti possibile raggiungere con aiuti umanitari anche le zone più colpite e isolate in maggior sicurezza.

 

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