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Autostrade venete: controlli e supporto con droni

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La rete delle autostrade venete ha deciso di utilizzare i droni per attività di controllo ma anche di supporto alle emergenze. Partirà infatti il progetto SKY53 che prevede l’impiego di droni per trasportare materiale medico e sanitario. In questo modo sarà possibile un collegamento rapido e sicuro tra ospedali quali quelli di Mestre, Padova e Treviso. L’obiettivo quindi è quello di offrire un servizio veloce, rapido, efficiente e sicuro.

Vi abbiamo già parlato in altri articoli di come i droni siano sempre più spesso utili per il trasporto di materiale sanitario, leggete anche “Droni Leonardo per trasporto materiale biomedico”.

Autostrade venete e l’importanza dei droni

Le autostrade venete, o meglio le Concessioni Autostradali Venete (Cav), metteranno quindi a disposizione la propria infrastruttura per questo progetto. Infatti il Cav ha già sperimentato l’attività dei droni per il monitoraggio del traffico stradale e per le verifiche delle infrastrutture. I droni utilizzati sono dotati di sistema di comando ridondante, sistema laser anticollisione, un sistema di emergenza in caso di interferenze elettromagnetiche e di un paracadute.

Il progetto delle autostrade venete sarà presentato all’interno di Innovabiomed. Si tratta di un incontro tra aziende e altri soggetti coinvolti nell’innovazione biomedica che si terrà al Centro Congressi PalaExpo di VeronaFiere il 24 e 25 maggio. In particolare proprio il 25 maggio i tecnici del Cav effettueranno una dimostrazione pratica sull’utilizzo dei droni nel campo della sanità illustrando appunto SKY53.

La realizzazione di questo importante progetto voluto dalle autostrade venete si deve anche al contributo di due società internazionali. Si tratta dell’italiana Calvi Tecnologie e dell’israeliana Gadfin. SKY53 mostra quindi come le tecnologie più moderne possano essere di grande aiuto in operazioni sanitarie. La riduzione dei tempi necessari ai classici mezzi di trasporto è sicuramente l’aspetto maggiormente vantaggioso. Grazie a questi strumenti si può infatti garantire la consegna di medicinali salvavita, ma anche organi per trapianti o sangue per trasfusioni in tempi record contribuendo quindi a salvare vite umane.

 

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