Barriera corallina speciale controllata dai droniEsteri News 

Barriera corallina speciale controllata dai droni

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Una speciale barriera corallina al largo di Cipro sarà costantemente controllata da droni marini all’interno del progetto EONIOS. Si tratta di un’iniziativa unica e senza precedenti nella quale la barriera è stata realizzata con cemento ecologico tramite stampe 3D. Posizionate poi a circa 20 metri sotto la superficie del mare al largo di Ayia Napa sarà di fatto un vero e proprio laboratorio vivente. L’idea, infatti, è che queste strutture possano ospitare forme di vita marina che naturalmente potranno rigenerarsi in aree precedentemente povere di biodiversità. La speranza è che possa quindi rinascere un ecosistema attualmente in via di estinzione. Tutto questo sarà quindi sorvegliato attentamente e continuamente da questi speciali droni marini che avranno il compito di monitorare la situazione senza intralciare i passaggi naturali.

Il progetto EONIOS si basa dunque su una barriera corallina appositamente creata e sulla tecnologia dei droni marini per il controllo della situazione in profondità. Spesso, infatti, i droni sono la soluzione ottimale per monitoraggio di strutture sott’acqua, ve ne abbiamo parlato anche in precedenti articoli come “Mar Baltico controllato grazie ai droni sottomarini BlueWhale”.

Droni marini per controllare una barriera corallina atipica

I droni del progetto EONIOS non andranno solo a controllare la barriera corallina e l’evolversi dell’eventuale sviluppo di vita marina su di essa. Il loro ruolo sarà anche molto più operativo. Saranno infatti dotati di sensori avanzati e telecamere ad alta risoluzione per raccogliere dati fondamentali per le analisi degli esperti. Si tratta tra l’altro di droni in grado di orientarsi tramite antenne acustiche e di sfruttare le correnti marine per minimizzare il dispendio di energia. Si muovono in modo silenzioso e sono praticamente quasi invisibili. Per questo sono ideali per un progetto come questo dove l’interferenza con l’evoluzione della natura deve essere scongiurata. Tra l’altro potranno anche rilevare eventuali situazioni illecite come la pesca illegale di specie a rischio, attività già attivata in altri luoghi sempre con l’ausilio di droni aerei.

Se questo sistema basato su una barriera corallina così speciale e sulla presenza dei droni marini avrà esito positivo, potrà sicuramente essere replicato in altre situazioni. Molte infatti sono attualmente le zone marine che hanno subito dei drastici cambiamenti a causa dei mutamenti climatici e dell’intervento dell’uomo. L’impiego dell’intelligenza artificiale, delle moderne biotecnologie e delle più sofisticate tecniche di conservazione ambientale potrebbero fare realmente la differenza. Il consorzio che ha promosso il progetto EONIOS mira proprio ad attirare in questo sistema non solo microrganismi ma anche pesci di maggiori dimensioni al fine di andare a ristabilire equilibri ecologici compromessi e incrementare gli stock ittici locali. Fondamentale in tutto questo percorso è quindi avvalersi dei droni per meglio comprendere in tempo reale l’andamento dell’esperimento in totale sicurezza.

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