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Campi Flegrei Napoli: droni termici per controllarli

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Scendono in campo anche i droni termici per monitorare la situazione dei Campli Flegrei a Napoli soggetti a bradisismo.

L’obiettivo è quello di sfruttare le potenzialità delle camere termiche per meglio comprendere eventuali situazioni di pericolo non riscontrabili ad occhio nudo. I droni verranno utilizzati a partire da lunedì 8 luglio in una determinata area ben indicata dagli avvisi comunali. Le operazioni quotidiane avranno una durata tale da non disturbare le normali attività della zona interessata.

In questo modo sarà possibile monitorare con efficienza e rapidità un numero anche elevato di edifici e strutture per riconoscere eventuali criticità. Ovviamente oltre alla raccolta delle immagini termiche sarà fondamentale la loro interpretazione da parte degli esperti.

L’impiego dei droni termici ai Campi Flegrei di Napoli è un ulteriore esempio di come queste tecnologie possano essere veramente utili in situazioni di emergenza. Vi abbiamo parlato in altri articoli di utilizzi similari dei droni a scopi preventivi, leggete anche “Drone marino a Napoli per il monitoraggio del golfo”.

Droni termici per analizzare i Campi Flegrei di Napoli

La zona dei Campi Flegrei di Napoli è un’area di natura vulcanica soggetta al fenomeno del bradisismo. Si tratta di una sorta di deformazione del suolo che porta a fasi di lento abbassamento alternate a fasi di sollevamento più rapido accompagnate da scosse di terremoto.

Parliamo di una zona urbanizzata i cui residenti convivono quindi con questa situazione. Il ruolo del droni impiegati da più squadre coordinate dalla Protezione Civile sarà quello di analizzare con accuratezza l’eventuale presenza di criticità strutturali in modo da poter intervenire per tempo a vantaggio della popolazione.

I droni termici andranno quindi ad analizzare particolari zone dei Campi Flegrei di Napoli tra quelle più a rischio. I sensori saranno in grado di riportare i differenti livelli di temperatura che permetteranno agli esperti di riconoscere la presenza di perdite d’acqua, perdite d’isolamento o inefficienza strutturale.

Infatti il calore rilavato dalle camere sarà più o meno intenso a seconda che si presentino o meno queste situazioni. Si tratta quindi di un’importante attività preventiva e di monitoraggio il cui obiettivo, naturalmente, è quello di mettere in sicurezza un’area urbanizzata che, per sua natura, può essere davvero pericolosa.

 

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