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Carcere di Benevento: la polizia intercetta drone

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La polizia penitenziaria del carcere di Benevento ha intercettato un drone indirizzato alla struttura per recapitare droga e telefoni.

L’operazione è avvenuta nella notte, quando la polizia penitenziaria ha avvistato il drone. Il mezzo conteneva sei smartphone, quattro micro telefoni e un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. Un ricco bottino che avrebbe dovuto finire nelle mani dei detenuti. Il segretario regionale Campania AS.P.Pe confederata CON.SI.Pe Luigi Castaldo ha reso noto l’accaduto con lo scopo anche di denunciare un fenomeno che si sta diffondendo sempre più tra le carceri.

Il caso del carcere del Benevento è l’ultimo in ordine cronologico accaduto in Italia. In altri articoli vi abbiamo raccontato di episodi simili che si sono verificati anche in altre parti del mondo, leggete anche “Carcere di Avellino: un drone con un carico di droga”.

Drone nel carcere di Benevento

Quanto accaduto nel carcere di Benevento riporta nuovamente l’attenzione sul pericoloso fenomeno di utilizzo dei droni come corrieri per droga e cellulari nelle carceri. Nonostante, infatti, l’inasprimento delle pene per l’introduzione e il possesso di sostanze non autorizzate nei penitenziari, fatti come quello appena accaduto sono sempre più frequenti.

Recentemente, i maggiori esponenti dei sindacati che rappresentano la polizia penitenziaria hanno richiesto a gran voce che si agisca per fermare questa situazione. Nel contempo hanno richiesto maggior tutela per i poliziotti.

Il drone nel carcere di Benevento sembra essere il perfetto esempio di quanto denunciato dal segretario generale Asppe confederata Consipe Claudio Marcangeli. Leggete “Polizia Penitenziaria senza droni”.

Il segretario ha infatti dichiarato: “mentre qualcuno si preoccupa di dignità dei ristretti, di trattamento, di torture e di come ampliare i benefici per la popolazione detenuta, la criminalità non perde tempo ed investe in tecnologia per i propri fini illeciti in barba ad un sistema penitenziario che fa acqua da tutte le parti”.

Insomma, sarà opportuno creare un sistema che eviti il verificarsi di quanto accaduto al carcere di Benevento e che tuteli la polizia che lavora nelle carceri. Ovviamente, anche la questione delle condizioni di detenzione non va sottovalutata, nell’ottica di un sistema penitenziario più efficiente e sicuro.

 

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