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Discariche abusive rilevate da droni a Los Angeles

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Discariche abusive sono state rilevate da droni sottomarini al largo delle coste di Los Angeles grazie ad un recente progetto di monitoraggio. Lo scopo dello studio era proprio quello di trovare prove concrete che confermassero i sospetti di molti ecologisti sul fatto che diverse aziende chimiche scaricassero regolarmente rifiuti tossici nelle acque del Pacifico.

Grazie all’impiego dei droni marini sono stati infatti rilevati più di 27.000 barili di metallo sul fondale, quasi tutti ancora pieni di DDT e altre sostanze velenose. I rilievi sono stati operati dalla Scripps Institution of Oceanography della UC San Diego che si è avvalsa di due droni sottomarini per mappare circa 195 chilometri quadrati di fondali tra le isole di Santa Catalina e la costa di Los Angeles. I droni erano dotati di un sonar a scansione laterale ad alta frequenza e hanno operato ad una profondità di circa 900 metri.

Eric Terrill, capo scienziato della spedizione, ha sottolineato come già a partire dagli anni’30 la zona fosse stata utilizzata per scaricare rifiuti industriali. La sua speranza è che ora, grazie al lavoro di analisi e mappatura svolto, si possa arrivare alla creazione di una strategia in grado di contrastare i potenziali impatti ambientali causati dai rifiuti.

La zona era già stata oggetto di indagini negli anni passati che avevano rilevato solo una piccola parte dei rifiuti oggi individuati grazie all’impiego dei droni. Questo perché i droni sottomarini sono in grado di adattarsi automaticamente alla topografia del fondale marino e i loro sensori sono calibrati in modo da poter rilevare oggetti anche di piccole dimensioni. Grazie quindi a questa tecnologia è praticamente impossibile che le discariche abusive presenti nell’area di studio possano sfuggire alla loro analisi.

Le analisi condotte dalla Scripps Institution hanno portato ad ottenere 100 gigabyte di dati che hanno permesso la realizzazione di una mappa accurata del fondale e l’analisi della dimensione e della forma dei detriti presenti. Tutti questi dati permetteranno agli studiosi di meglio comprendere come poter eventualmente ripulire l’area da queste sostanze nocive e capire l’impatto sull’ambiente di quei liquidi tossici fuoriusciti da alcuni barili e dispersi quindi in acqua.

Questo impiego dei droni per la salvaguardia dell’ambiente è solo uno dei tanti esempi di applicazione a questo scopo, come già vi abbiamo raccontato in altri articoli, leggete anche “Droni per rilevare rifiuti di plastica” e “Droni contro l’abbandono dei rifiuti”.

 

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