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Droni per la misurazione dell’inquinamento atmosferico

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Un gruppo di ex studenti del MIT collaborando da zone diverse del mondo, ha progettato una flotta di droni per la misurazione dell’inquinamento atmosferico. Si tratta di un progetto innovativo che si basa sulla raccolta dei dati in zone urbane attraverso strumenti mobili, non fissi come generalmente avviene, in modo da poter meglio rilevare la flessibilità dei dati in zone differenti di una determinata area di studio.

In pratica il progetto prevede che i droni sorvolino a circa 100 metri di altezza le aree urbane di interesse fornendo aggiornamenti regolari a un modulo di comunicazione centrale che va quindi ad integrare ogni singolo dato ottenuto da ogni drone ai modelli di traffico e vento storicamente già conosciuti di quella zona. Il progetto prevede la possibilità di fornire dati sulla qualità dell’aria in tempo reale tramite un’interfaccia intuitiva accessibile pubblicamente.

Verranno analizzati nello specifico i parametri relativi all’inquinamento da PM 2.5, cioè quello relativo a particelle inquinanti talmente piccole da riuscire ad entrare nel flusso sanguigno una volta inalate, causando poi potenzialmente malattie polmonari e cardiache. Leggete anche: “Droni che spruzzano acqua contro lo smog”.

I ragazzi hanno collaborato durante il pieno della pandemia, lavorando al progetto dalle loro abitazioni sparse in diverse aree del mondo, dagli Stati Uniti a Taiwan, dalla Turchia a Porto Rico, cosa che ha reso il tutto sicuramente più impegnativo ma anche decisamente affascinante. Il loro obiettivo era anche quello di dimostrare, dati alla mano, come l’inquinamento negli Stati Uniti causi forti disparità razziali ed economiche. Hanno infatti rilevato che “le comunità di colore a basso reddito, alla fine della giornata, sono quelle che sono colpite in modo sproporzionato dall’inquinamento atmosferico e … l’inquinamento atmosferico è ciò che contribuisce a molte di queste malattie respiratorie mortali … in queste particolari comunità” afferma uno dei ragazzi.

Questo team è quindi riuscito non soltanto a creare un sistema di droni per la misurazione dell’inquinamento atmosferico in grado di catturare le variazioni a livello di quartieri dei gradi di esposizione all’inquinamento, ma hanno progettato anche un’interfaccia web che potrebbe sovrapporre i dati ottenuti con i droni a quelli relativi a fattori socioeconomici come il reddito, la razza o le modalità di trasporto in modo da ottenere modelli chiari, semplici e accessibili per spiegare quelle disparità legate all’inquinamento.

Un progetto interessante e dagli importanti risvolti sociologici e un altro esempio di come i giovani ricercatori possano avere innovative idee sull’applicazione dei droni, come già vi abbiamo raccontato in altri articoli, leggete anche “Droni per il monitoraggio inquinamento”.

 

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