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Droni per la Polizia Penitenziaria

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Droni per la Polizia Penitenziaria, come completamento perfetto per i Team di sicurezza a terra. Iniziativa promossa da Ferdinando Vertucci, Ispettore di Polizia Penitenziaria, Pilota SAPR ed Istruttore di volo. Leggete anche: “Droni a supporto delle Forze di Polizia”.

Premessa: l’importanza dell’utilizzo dei Droni per la polizia penitenziaria

Argomento decisamente interessante in tema di sicurezza è la videosorveglianza applicata alle attività di Polizia. In ambito della videosorveglianza avanzata applicata alla sicurezza istituzionale, prende sempre più piega l’impiego dei SAPR (Sistemi di Aeromobili a Pilotaggio Remoto, comunemente denominati Droni) quale tecnologia particolarmente dinamica. Questi nuovi sistemi proiettati nella sicurezza, rappresentano una di quelle mutazioni tecnologiche destinate a modificare l’orientamento nell’uso dei sistemi di videosorveglianza evoluta.

I velivoli a pilotaggio remoto (APR) hanno dato prova di grande flessibilità d’impiego e si stanno dimostrando validi strumenti per rispondere a svariati requisiti operativi. La ridotta rilevabilità degli assetti pilotati da remoto li rende adatti a monitorare e supervisionare più agevolmente specifiche aree o punti di interesse che l’occhio umano non sarebbe in grado di rilevare.

Esistono diversi parametri di questi sistemi, che, costituiscono dei vantaggi strategici ed un valore aggiunto anche nell’ambito civile e della sicurezza:

la persistenza, che, rappresenta un vantaggio cruciale in caso di missioni di sorveglianza di lunga durata, infatti, non essendo limitati dalla resistenza fisica del pilota a bordo, questi sistemi sono in grado di operare per un periodo di tempo più ampio e gli operatori a terra possono alternarsi nel corso della missione;

la spendibilità, poiché l’assenza del pilota a bordo li rende particolarmente

adatti ad essere impiegati in operazioni altamente rischiose;

-la flessibilità, in quanto la varietà nel design e nelle capacità, consente di inserirli in una vasta gamma di applicazioni in ambienti operativi diversi, ed, infine, la modularità del payload (carico utile) che garantisce l’acquisizione di una grande varietà di dati a seconda specifiche esigenze.

I Droni sono idealmente adatti per la ricognizione di vaste aree, con aggiornamenti delle immagini in tempo reale, per la rilevazione ed il monitoraggio di potenziali minacce da una distanza di sicurezza; nella vigilanza perimetrale forniscono una supervisione supplementare ai normali sistemi di videosorveglianza, e, con le tecnologie aggiuntive, sono il completamento perfetto per i Team di sicurezza a terra.

Nella sicurezza perimetrale non riducono solo il requisito delle pattuglie a piedi, ma forniscono anche una supervisione supplementare nei casi in cui gli agenti sono schierati per garantire la loro aderenza alle routine di pattugliamento. La velocità, le dimensioni, la manovrabilità e le tecnologie aggiuntive rendono questi sistemi il complemento perfetto per i Team di sicurezza a terra, e, cercano di eseguire le attività di monitoraggio in modo più rapido ed efficiente.

La sorveglianza è l’osservazione ravvicinata di una persona, gruppo di persone, comportamenti, allo scopo di gestire, influenzare, dirigere o proteggere, e, a tal uopo i metodi tradizionali di sorveglianza osservativa sono tipicamente limitati dalla natura stazionaria della telecamera, che viene solitamente gestita manualmente o fissata su un treppiede o altra struttura.

Oltre al monitoraggio e alla reazione rapida, i SAPR possono fornire una documentazione visiva dettagliata dei siti, consentendo un’ efficace Analisi, Gestione dei rischi e Pianificazione della sicurezza a lungo raggio, anche laddove non è subito possibile la presenza fisica delle unità di Polizia.

La sorveglianza con i droni presenta un metodo di raccolta dei dati più semplice, più rapido, più economico; possono entrare negli spazi stretti e chiusi, producendo rumore minimo, e, consentendo l’acquisizione di immagini che l’occhio umano non è in grado di rilevare.

Questi sistemi sono fondamentali per gestire gli aspetti critici della sicurezza in occasione di eventi importanti; oltre al monitoraggio e alla reazione rapida, possono fornire una documentazione visiva dettagliata dei siti, consentendo un’efficace analisi, gestione dei rischi e pianificazione della sicurezza.

I Droni per la Polizia Penitenziaria come utile supporto nella gestione delle Emergenze

L’utilizzo di tali sistemi costituisce un supporto notevole per chi svolge un ruolo di responsabilità nella gestione di un’emergenza, nell’analisi dei problemi, nell’individuazione di soluzioni alternative , nell’assegnazione dei ruoli, delle responsabilità, e, nella predisposizione di un piano di

azione:  soprattutto in tali situazioni, quando il tempo e le risorse a disposizione sono limitati oppure nei casi in cui i vincoli organizzativi e procedurali consentono margini di manovra molto ristretti, è quindi necessario approfondire le modalità con cui si valutano i problemi e si prendono le decisioni conseguenti.

Risulta necessario evidenziare, inoltre, l’importanza che, l’utilizzo dei Nuclei SAPR della Polizia Penitenziaria, costituisce per chi ricopre un ruolo di responsabilità nella gestione di un’Operazione di emergenza, e quindi nella delicata fase di Decision Making della migliore strategia di intervento, attraverso la comprensione dei propri margini di manovra, l’analisi dei problemi, l’individuazione di soluzioni alternative, l’assegnazione dei ruoli, delle responsabilità, e, la predisposizione di un piano di azione finale. L’intervento di tali sistemi potrà avvenire mediante l’impiego di ottiche nel visibile e nell’infrarosso, che consentirebbero di effettuare la ricerca e l’individuazione di eventuali persone coinvolte nell’evento critico, di raccogliere informazioni che potranno essere impiegate per ottimizzare il dispiegamento delle squadre di intervento, di monitorare gli edifici ed i luoghi interessati lavorando ad una distanza di sicurezza, di effettuare la mappatura di aree oggetto di eventi di interesse della magistratura senza alterare i luoghi, di pianificare l’intervento senza pregiudicare la sicurezza del personale di Polizia o Soccorritore.

Droni ed attività terroristiche

Negli ultimi anni l’attività di intelligence e spionaggio militare ha sfruttato a pieno le enormi potenzialità di acquisizione di informazioni insite nei droni, rivelandosi un prezioso strumento strategico in grado di rivoluzionare le politiche mondiali di difesa e di offesa. Le potenzialità offerte dalla tecnologia dei droni sono molteplici, ed, il rischio che organizzazioni terroristiche possano utilizzarli come mezzi di trasporto, di esplosivi, materiale radioattivo, per colpire persone e obiettivi sensibili (infrastrutture critiche), nonchè di qualsivoglia oggetto illecito, per compromettere l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari, non deve portarci a prefigurare scenari apocalittici ma piuttosto a elaborare adeguate strategie di prevenzione e risposta a queste possibili evenienze.

Progetto di specializzazione per la Polizia Penitenziaria: l’importanza dei Nuclei SAPR P.P.

Il progetto di specializzazione, spiega l’Ispettore Ferdinando Vertucci, prevede l’impiego dei droni per la Polizia Penitenziaria, come supporto logistico ed operativo, nei servizi di sorveglianza armata,  (effettuata  con pattuglie automontate), e di videosorveglianza statica (operata con le tradizionali telecamere),  dell’area perimetrale degli istituti, in collaborazione con la sala regia/operativa, fornendo ad essa, in tempo reale, immagini e/o informazioni di vario tipo,  nonchè, nella gestione delle diverse criticità, dovute, sia a condotte turbative della legalità, dell’ordine e della sicurezza, sia a calamità naturali, prevedendo, nel contempo, l’utilizzo di tali sistemi aeromobili, anche nei Piani di Difesa e di Emergenza dei singoli istituti penitenziari.

Secondo l’ispettore, i droni per la Polizia Penitenziaria costituirebbero un utile strumento anche nelle numerose attività di polizia giudiziaria, di ricerca degli evasi, di monitoraggi, di persone e luoghi,  svolte dal NIC (Nucleo Investigativo Centrale ), e,  nei particolari servizi affidati al GOM ( Gruppo Mobile Operativo), che spesso, prevedono accurate bonifiche dei territori e/o dei luoghi, interessati alle operazioni prefissate.

La Polizia Penitenziaria, inoltre, continua il Vertucci, come Forza di polizia, ha il compito di assicurare il mantenimento della sicurezza Pubblica e del pubblico Soccorso, utilizzando, nel caso, in collaborazione con le altre forze di polizia, gli strumenti che la tecnologia odierna offre, quali i Droni, consentendo di svolgere al meglio tale compito, nell’interesse dei singoli e dell’intera comunità.

Questi mezzi aerei trovano anche particolare utilità in missioni di ricerca in aree estese, remote o in condizioni ambientali ostili, inaccessibili e/o meteorologiche avverse, ove i normali mezzi aerei possono trovare impedimenti o limitazioni per necessità di tutelare la sicurezza del personale soccorritore e di quanti sorvolati, ovvero nelle situazioni in cui tali condizioni sussistano durante il tragitto per raggiungere lo scenario operativo. In molti scenari operativi propri delle attività istituzionali della Polizia Penitenziaria, anche di tipo ordinario, i SAPR consentono di effettuare approfondite valutazioni attraverso la ricognizione dei siti e quindi il più mirato impiego del personale, limitandone anche l’esposizione al pericolo allo stretto indispensabile.

Il Modello Organizzativo dei Nuclei SAPR P.P.: Linee Guida 

Come previsto dall’ispettore Ferdinando Vertucci, al pari degli altri aeromobili utilizzati dalle altre FF.OO, anche i Sistemi Aeromobli a pilotaggio remoto (SAPR) del Corpo della Polizia Penitenziaria dovranno essere considerati aeromobili di Stato e, come tali, operati secondo speciale regolamentazione, ai sensi dell’art. 748 del Codice della Navigazione aerea.

L’inserimento dei SAPR nel dispositivo di Vigilanza aerea perimetrale degli istituti penitenziari, e, negli altri servizi sopracitati della Polizia Penitenziaria, sarà realizzato in modo progressivo e, per quanto possibile, uniforme sul territorio nazionale, tenendo conto dei prevedibili scenari d’impiego degli  stessi e dell’esigenza di ottemperare ai necessari requisiti tecnici.

Il Modello Organizzativo del settore SAPR sarà adottato in successive fasi, avvalendosi delle competenze già esistenti nel Corpo in campo aeronautico, SAPR /aeromodellistico nonché di specifiche competenze esterne.

Nella prima fase di introduzione dei SAPR nel Corpo di Polizia Penitenziaria sarà effettuata la sperimentazione di piattaforme commerciali esistenti sul mercato, al fine di individuare le caratteristiche tecnico-operative idonee per le esigenze del Corpo di Polizia Penitenziaria e, al tempo stesso, standardizzare la formazione di personale già in possesso di competenze aeronautiche e/o con pregresse esperienze nel settore.

Per questa prima fase possono essere individuati 3 Nuclei SAPR P.P. con distribuzione nel  territorio nazionale Nord – Centro – Sud. Nella seconda fase ai fini dell’impiego dei SAPR presso le strutture territoriali di Polizia Penitenziaria, le strutture regionali e provinciali, è necessario in primo luogo qualificare il personale pilota e manutentore di SAPR.

In questa seconda fase i corsi sono indirizzati alla formazione del personale necessario per attivare un Nucleo SAPR in tutte le strutture regionali. Al fine di ottimizzare il processo di qualificazione del personale, le Strutture Regionali individueranno, in via preferenziale, personale operativo già in possesso di conoscenze teorico-pratiche e/o qualificazioni civili nel settore SAPR.

L’attivazione di Nuclei SAPR presso altre strutture provinciali, conclude l’ispettore Vertucci, sarà oggetto di successiva valutazione delle Strutture regionali, in relazione all’evoluzione del settore, ai correlati costi ed alla possibilità di impiegare utilmente sistemi di tipo inoffensivo. I Nuclei SAPR regionali saranno costituiti da unità P.P. qualificate Pilota di SAPR, addestrate anche alla manutenzione dei sistemi stessi, dimensionati in relazione alle esigenze delle varie Strutture regionali. La qualificazione del personale Pilota e Manutentore di SAPR e la predisposizione del relativo corso di formazione saranno realizzati dall’ Ufficio Centrale per la Formazione.

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