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Droni Reaper italiani saranno dotati di missili

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I droni Reaper di cui è dotato il nostro esercito saranno presto dotati di missili, così come prevede il documento programmatico pluriennale approvato lo scorso mese di agosto.

Droni Reaper pronti ad essere armati

Com eben sapete oltre che ha utilizzo civile, i droni vengono anche utilizzati a scopo militare sia di ricognizione – come i droni Reaper – oppure per operazioni belliche attive (Leggete anche “Drone uccide un terrorista dell’isis in Afghanistan”).

A quanto dichiarato su diversi quotidiani di tiratura nazionale, i droni Reaper saranno presto dotati di armamenti, dunque passeranno da droni di ricognizione a droni da guerra, ovviamente qualora necessario, il costo di tale operatività è di circa 168 milioni di euro. Al momento non è dato sapere quale tipologia di armamenti porteranno in volo.

Ricordiamo che i droni Reaper, originariamente denominati come Predator B, sono stati sviluppati dalla General Atomics Aeronautical Systems (GA-ASI) ed in uso oltre che alla nostra Aeronautica, anche alla United States Air Force, alla United States Navy e alla britannica Royal Air Force.

Nel documento programmatico del nostro Ministero della Difesa viene espresso che armare i Reaper “garantirà incrementati livelli sicurezza e protezione nell’ambito di missioni di scorta convogli, rendendo disponibile una flessibile capacità di difesa esprimibile dall’aria. Introdurrà, inoltre, una nuova opzione di protezione sia diretta alle forze sul terreno che a vantaggio di dispositivi aerei durante operazioni ad elevata intensità/valenza”. Per scaricare il documento integrale potete cliccare il seguente link.

Per approfondimenti sulla tematica, vi consigliamo la lettura dei seguenti articoli:

Droni per il monitoraggio dei barconi in mare;

Drone Leonardo per sorveglianza marittima Frontex.

 

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