Droni Vigili del Fuoco, criticità segnalate dal sindacato Conapo
Droni Vigili del Fuoco, criticità segnalate dal sindacato Conapo (Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco) tramite una lettera inviata al Ministero dell’Interno che qui di seguito trasmettiamo.
Giungono da parte di iscritti e simpatizzanti segnalazioni circa preoccupanti criticità che investono il settore SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Più precisamente, ci vengono segnalate singolari modalità di attivazione degli equipaggi con colleghi costretti a pilotare dopo aver lasciato il proprio turno di servizio ed aver viaggiato per ore lungo la penisola, spesso anche in solitaria nonostante si tratti di interventi di soccorso, per raggiungere il luogo in cui svolgere le operazioni di volo ed ancor prima per raggiungere la sede logistica dei nuclei SAPR VVF per recuperare gli APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto).
Un modus operandi che si pone in totale contraddizione con le regole di volo e quelle contrattuali, visti i limiti di impiego operativo previsti da contratto di lavoro e circolari di settore e quelle previste da EASA laddove è previsto pure per il pilota APR un periodo di servizio giornaliero massimo anche qualora lo stesso possa svolgere attività di split-duty. Leggete anche “Vigili del fuoco: sicurezza con droni e sensori”.
Droni Vigili del Fuoco, il sindacato Conapo espone criticità
A ciò si aggiunge che le regole di ingaggio degli equipaggi SAPR che intervengono per esempio nelle operazioni SAR (Search And Rescue) sovente non garantiscono una idonea programmazione del cambio del personale e talvolta neppure vengono riconosciute le dovute gratifiche economiche ai colleghi. Ma ancora, riceviamo singolari segnalazioni anche riguardo il volo BAT (Buster Air Traffic).
La Circolare EM 17/2017 (DCEMER prot. n. 23120 del 06.12.20217), riguardo l’impiego dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, prevede che “alle operazioni di volo di soccorso tecnico urgente si applicano le misure previste per gli aeromobili in servizio di pronto intervento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (BAT – Buster air traffic), secondo le regole e procedure applicate nello spazio aereo italiano e pubblicate nelle informazioni aeronautiche italiane (AIP)”.
Il Regolamento ENAC “Regole dell’aria Italia” (ed. n. 4 del 13.05.2021) definisce come BAT la “attività di volo reale o addestrativa condotta per esigenze di pronto intervento, di ordine/sicurezza pubblica/protezione civile e dogana effettuata da aeromobili di Stato, in conformità alle disposizioni delle autorità di Stato competenti”.
Nonostante ciò, pare che le regole inerenti il volo BAT non sarebbero in futuro più utilizzabili per i SAPR dei Vigili del Fuoco, come attualmente avviene. Questa notizia, oltre che singolare, sta generando forti preoccupazioni tra il personale pilota SAPR poiché, se ciò si concretizzasse, negli scenari d’intervento non si avrebbero più le salvaguardie delle attività di volo condotte da aeromobili di Stato per esigenze di pronto intervento.
I droni sono impegnati in molteplici attività di ricerca e soccorso
I droni dei Vigili del Fuoco, nonostante l’impiego in molteplici tipologie di intervento (operazioni SAR in diversi ambienti, incendi civili ed industriali, dissesti statici, monitoraggio frane, alluvioni, incendi boschivi, supporto alle attività di polizia giudiziaria, supporto alla comunicazione in emergenza…), vede poi l’assenza di adeguate forniture di abbigliamento e DPI a disposizione dei colleghi e registra altresì problemi sul piano della formazione con regole di ingresso ai corsi per piloti incredibilmente diverse da regione a regione e con poco più di 10 formatori disponibili a fronte dei 40 previsti.
Detto ciò, questa O.S. CONAPO chiede di mettere ordine all’attuale confusione normativa fissando a livello nazionale regole di ingaggio chiare e omogenee a tutela dei colleghi, nel rispetto anche del riposo psico-fisico degli stessi e degli standard di sicurezza a livello aeronautico.
In aggiunta, si chiede di confermare l’applicazione anche per i SAPR del Corpo nazionale delle regole inerenti il volo BAT (Buster Air Traffic). Inoltre, si chiede di bandire urgentemente un corso, previa ricognizione, per formatori SAPR (da tempo annunciato e mai realizzato!) e un corso, previa ricognizione, per nuovi operatori SAPR.
Infine, si chiede di garantire la fornitura di idoneo abbigliamento specifico e dotazioni individuali a tutti i piloti SAPR così come previsto nella Circolare di settore EM n. 17/2017.