Fitofarmaci e droni: rinnovata l'autorizzazione in Emilia RomagnaAgricoltura con Droni News 

Fitofarmaci e droni: rinnovata l’autorizzazione in Emilia Romagna

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L’Emilia Romagna ha ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo dei droni per la diffusione di fitofarmaci a scopi agricoli. Dunque anche per il 2025 la regione potrà avvalersi dei droni per le attività sperimentali sui trattamenti fitosanitari. Il rinnovo è giunto a seguito della richiesta effettuata direttamente dal Settore Fitosanitario regionale. Si tratta della prima autorizzazione di questo genere rilasciata per il 2025. L’idea è che rispetto all’anno scorso, la Regione decida di ampliare le zone di riferimento non limitandosi solo alle colline di Ravenna. In particolare si pensa di agire anche sulla pianura di Ravenna, sul piacentino e sulla provincia di Forlì-Cesena. Si tratta dunque di un’autorizzazione molto importante per un settore particolare come quello agricolo che ha bisogno di sfruttare pienamente le nuove tecnologie per migliorare l’efficienza anche a fronte delle difficoltà legate ai cambiamenti climatici in corso.

L’utilizzo dei droni per spargere fitofarmaci sulle colture è un tema di grande attualità che interessa sempre più realtà non solo nel nostro paese. Vi abbiamo raccontato di progetti similari a quello dell’Emilia Romagna in altri articoli, leggete per esempio “Viticoltura e risicoltura: un aiuto dai droni in Lombardia”.

Droni per ottimizzare l’utilizzo di fitofarmaci

L’obiettivo dell’impiego dei droni per la distribuzione dei fitofarmaci non è solo quello di migliorare l’efficienza delle attività agricole. Fondamentale è, infatti, anche ridurre l’impiego di questi prodotti. Questi velivoli, infatti, sono in grado di raccogliere dati sulle colture sempre più precisi e fondamentali quindi per pianificare gli opportuni interventi mirati. In questo modo si potrà arrivare alla realizzazione di trattamenti fitosanitari specifici nelle zone più bisognose, con una decisa diminuzione dei sprechi rispetto ai metodi di diffusione più classici. Ciò poterà la Regione ad allinearsi agli standard previsti a riguardo dall’Unione Europea e dal Piano di Azione Nazionale. In più i droni permettono un notevole risparmio di tempo e una drastica riduzione delle emissioni nocive rispetto ai mezzi su ruota. Va inoltre considerato che gli aeromobili a pilotaggio remoto possono facilmente raggiungere anche zone più difficili da gestire per i mezzi più tradizionali.

L’Emilia Romagna si era avvicinata all’utilizzo dei droni per la diffusione di fitofarmaci e per altre attività agricole a seguito dei vari eventi alluvionali che aveva subito. I campi allagati necessitavano infatti di nuovi strumenti per essere coltivati e curati non essendo accessibili dai classici trattori. Tuttavia, i risultati ottenuti con la prima sperimentazione del 2024 sono stati talmente positivi che la regione ha voluto richiedere il rinnovo dell’autorizzazione anche per l’anno in corso. In particolare nel 2024 i droni hanno dato un contributo significativo alla lotta alla peronospora che attacca le piante di vite. Le analisi effettuate hanno infatti rilevato una minore deriva del trattamento con drone rispetto ai mezzi convenzionali e una minore bagnatura della chioma. Un traguardo non da poco raggiunto grazie ad una tecnologia moderna che può fare la differenza anche in termine di sicurezza dei lavoratori di un settore tradizionale e fondamentale come quello agricolo.

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