Trattamenti chimici in agricoltura ridotti dai droni
I droni potrebbero essere gli strumenti giusti per limitare l’impiego di trattamenti chimici nelle attività agricole. Sempre più spesso, infatti, le aziende agricole ma anche le associazioni di categoria spiegano come i droni possano essere utili in questo settore. Le loro attività possono infatti assicurare un utilizzo efficiente di pesticidi, concimi e altre sostanze.
Nell’ottica di una produzione agricola sempre più attenta e rispettosa dell’ambiente, la tecnologia dei droni potrebbe essere una vera alleata per ottimizzare l’impiego di prodotti fitosanitari e fertilizzanti limitandone gli eccessi. Sulla base di questi principi nasce il progetto “Sostenibili Tech” voluto dalla Confederazione Italiana Agricoltori di Ancona e Università politecnica delle Marche. Si tratta di un progetto che fa parte del Programma di sviluppo rurale della Regione Marche 2014/2022.
L’esempio del progetto “Sostenibili Tech” contro l’eccessivo utilizzo dei trattamenti chimici ricalca il percorso svolto già in altre realtà che hanno visto le potenzialità dei droni nel settore agricolo. Ve ne abbiamo parlato in diversi articoli, leggete anche “Irrorazione agricola con droni in Inghilterra”.
Droni agricoli per gestire i trattamenti chimici
Nel caso specifico del progetto Sostenibili Tech l’obiettivo non è soltanto andare a limitare l’incidenza dei trattamenti chimici sulle colture. Ciò che si vuole ottenere è infatti l’ottimizzazione dell’uso delle molecole chimiche per le attività contro i parassiti delle coltivazioni. Si potrebbe arrivare a incentivare l’impiego di prodotti alternativi a quelli di origine chimica, avvalendosi dei droni per una più efficiente e mirata distribuzione di queste sostanze.
In questo modo sarebbe garantito un maggior rispetto dell’ambiente e la realizzazione di prodotti biologici e più salutari. Aspetto che in questi ultimi anni i consumatori vanno sempre più a valutare nei loro acquisti.
In campo agricolo i droni, unitamente alle tecnologie satellitari, potrebbero andare a modificare gli attuali trattamenti chimici. I velivoli sarebbero infatti in grado di diffondere prodotti anche più naturali, in modo mirato ed efficiente essenzialmente nelle aree che ne avrebbero necessità sulla base delle immagini e dei dati raccolti. Leggete “DJI AGRAS T40 il miglior drone agricolo”.
Si ridurrebbero notevolmente gli sprechi dovuti allo spargimento con metodi classici e anche i residui presenti sui prodotti che poi verranno acquistati dai consumatori. Anche a livello di investimento economico e di tempo necessario per compiere le varie attività, i droni potrebbero essere un’ottima risposta alle esigenze dei coltivatori.