Flotta navale di droni per l’Ucraina
L’Ucraina vorrebbe creare una vera e propria flotta navale di droni da utilizzare per difendersi dall’invasione russa. Si tratterebbe di circa 100 droni navali ottenuti tramite una campagna di crowdfunding appositamente dedicata sulla pagina di United24. Grazie quindi al sostegno internazionale, l’Ucraina spera di raggiungere questo obiettivo per incrementare i suoi strumenti di difesa. Per approfondimenti: “Droni in Ucraina per la difesa dei porti”.
L’appello elencava tra l’altro anche le caratteristiche tecniche che tali mezzi avrebbero dovuto avere. Già lo scorso 29 ottobre 2022 durante un attacco sono stati utilizzati droni con caratteristiche simili.
La flotta navale di droni andrebbe quindi ad aggiungersi ai mezzi aerei già in azione in questo conflitto che perdura ormai da mesi. Ve ne abbiamo già parlato in altri articoli, leggete anche “Droni che hanno attaccato la flotta russa nel Mar Nero”.
La flotta navale di droni schierata dall’Ucraina
La campagna di crowdfunding per la creazione di una flotta navale di droni è accompagnata da un messaggio che ne sottolinea l’importanza. Il messaggio specifica come l’apporto dei droni marittimi e aerei abbiano dato un significativo aiuto all’esercito ucraino per le attività di resistenza all’invasione russa. Nello specifico i droni navali richiesti sarebbero strumenti di circa 5,5 metri di lunghezza, con un raggio operativo di 400 chilometri.
I droni che creeranno questa flotta navale avranno un’autonomia fino a 60 ore e possono raggiungere una velocità di 80 chilometri orari. Grazie a questi strumenti è possibile ottenere video 3D ad alta definizione ed effettuare visioni notturne per monitorare le zone interessate. Questi droni possono anche operare in situazioni di assenza di copertura GPS.
La flotta navale di droni potrebbe avere un costo che si aggira sui 250.000 dollari, si tratterebbe quindi di una campagna di crowdfunding dall’entità piuttosto rilevante. Il ruolo di questi mezzi potrebbe essere veramente significativo che si affiancherebbe ai mezzi aerei già in uso. Allo stesso tempo potrebbero essere impiegati per monitorare i convogli mercantili, difendere le basi ucraine e contrastare eventuali attacchi con mezzi anfibi.
