Il Carso sarà riforestato grazie ai droni
La Slovenia punta sull’impiego dei droni per riforestare il Carso nelle zone che sono state colpite dagli incendi. Il periodo estivo del 2022 ha infatti visto la presenza di numerosi incendi che hanno devastato ampie zone di questo territorio, portando ad un’evidente deforestazione.
L’idea di sfruttare i droni per distribuire i semi di nuovi alberi può essere particolarmente efficiente sia in termini di tempo che di spazi coperti. Grazie ai droni sarà inoltre più semplice raggiungere anche quelle zone più impervie che sarebbero invece difficili da coprire con mezzi più classici.
Il Carso non è il primo luogo che potrebbe avvantaggiarsi dell’impiego dei droni per seminare nuovi alberi. Vi abbiamo raccontato di altri progetti similari in altre parti del mondo, leggete anche “Piantare semi con droni per salvare il Pianeta”.
Il Carso torna a vivere grazie ai droni
Il progetto di riforestare il Carso tramite i droni si concretizzerà grazie all’organizzazione croata Projekt O2, specializzata in questo genere di attività.
I droni si occuperanno quindi di distribuire semi di acero campestre, di acero minore (o detto anche di Montpellier) e naturalmente di tiglio, albero ‘simbolico’ per Lubiana.
I semi sono anche provvisti dell’humus necessario per la loro crescita. Si è invece deciso di non piantare pini neri in quanto altamente infiammabili e molto soggetti agli attacchi di parassiti. L’obiettivo è quindi quello di andare a ripopolare con alberi quelle zone che gli incendi del 2022 hanno martoriato in modo da far rinascere questi territori. Leggete “Tutela delle foreste: un aiuto dai droni”.
Il Carso potrebbe quindi trovare una nuova vitalità proprio grazie all’intervento dei droni. L’attività di forestazione svolta dai droni si potrebbe indirizzare in particolare verso aree poco accessibili con i mezzi classici, oppure su terreni più rocciosi.
Vista la storicità di questo territorio, in più, i droni eviterebbero che gli addetti si debbano recare fisicamente in zone nelle quali sono spesso disseminati pericolosi ordigni inesplosi della Prima Guerra Mondiale.
Insomma, questi velivoli possono realmente fare la differenza per questo territorio devastato dal fuoco. Un progetto non da poco per la Slovenia.