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Inquinamento da mercurio gassoso: rilievi con droni

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Un nuovo progetto prevede l’utilizzo dei droni per rilevare i livelli di inquinamento da mercurio gassoso presenti in determinati ambienti. L’obiettivo è, come sempre, quello di proteggere l’ambiente e al contempo la salute dei cittadini che vivono nelle zone colpite da questo fenomeno.

Non si tratta del primo esempio di droni utilizzati per analisi legate alla presenza di componenti nocive nell’aria. Ve ne abbiamo già parlato in altri articoli, leggete anche “Droni per la misurazione dell’inquinamento atmosferico”.

Droni per rilevare l’inquinamento da mercurio gassoso

L’inquinamento da mercurio gassoso può derivare da diversi fattori; i principali sono le attività estrattive o l’uso del carbone come combustibile. Purtroppo le emissioni di questo metallo possono persistere nell’ambiente anche per anni causando danni alla natura e alla salute dei cittadini. L’Organizzazione mondiale della sanità lo ha infatti definito come un vero e proprio inquinante mondiale.

La Convenzione di Minamata ha introdotto la prima regolamentazione dei livelli di inquinamento da mercurio gassoso nel 2017. Da allora si guarda sempre con maggiore attenzione a questo fenomeno. In particolare il Dipartimento di scienze della terra dell’Università di Firenze e l’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igg) hanno progettato l’utilizzo dei droni per rilevare il fenomeno.

Principalmente l’Unione dei Comuni Amiata-Val d’Orcia ha commissionato l’utilizzo dei droni per effettuare rilievi sul livello di inquinamento da mercurio gassoso nell’atmosfera. Per effettuare queste operazioni sono stati impiegati droni in grado di trasportare fino a 20 chilogrammi equipaggiati con appositi sensori e un rilevatore. In questo modo il team di ricerca ha potuto realizzare misurazioni orizzontali e verticali. Grazie ai dati raccolti il gruppo ha potuto rappresentare la distribuzione tridimensionale del mercurio gassoso in atmosfera fino a 60 metri dal suolo.

Per l’analisi dell’inquinamento da mercurio gassoso si è utilizzato un tubo di campionamento verticale alto 1,20 metri collegato al rilevatore per contrastare le eventuali correnti d’aria. Grazie all’utilizzo dei droni si possono ottenere misurazioni più precise rispetto ai metodi classici. In particolare non sarà più necessario utilizzare le stazioni di misura fisse che non tengono conto delle variazioni spaziali di inquinamento da mercurio gassoso.

 

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