Inquinamento mare: droni in aiuto della Guardia Costiera
Si è da poco conclusa un’importante esercitazione che ha visto protagonisti anche i droni per il controllo dell’inquinamento nel mare. Si tratta di una simulazione organizzata nell’ambito dell’accordo “Ramoge” cui collaborano Italia, Francia e Principato di Monaco.
L’obiettivo è quello di mettere in scena nel modo più realistico possibile tutte le attività di intervento in caso di situazioni nocive per lo stato di salute dei mari. La simulazione permetterà in particolare di rilevare le eventuali criticità e quindi studiare i modi migliori per aggirarle. Il ruolo dei droni ha avuto un peso fondamentale: quello cioè di seguire dall’alto l’evolversi della situazione e mostrarla in tempo reale agli addetti ai lavori.
Sempre più spesso i droni vengono utilizzati come strumenti di supporto per le attività della Guardia Costiera contro l’inquinamento del mare. Vi abbiamo raccontato in altri articoli di attività del genere, leggete anche “Inquinamento marino monitorato con droni”.
Droni per il controllo dell’inquinamento del mare
La simulazione che ha visto l’utilizzo dei droni per il controllo dell’inquinamento del mare si è svolta grazie all’intervento della Capitaneria di Porto di Viareggio e della Marina Militare. Fondamentale è stato anche il contributo della Guardia di Finanza e dell’Agenzia europea per la sicurezza in mare.
Per simulare la presenza di sversamenti ci si è avvalsi di lolla di riso e pop corn. In questo modo la chiazza prodotta era facilmente visibile ma non avrebbe creato danni ambientali. Leggete “Guardia costiera: primo volo del drone in Italia”.
Il ruolo fondamentale dei droni è stato quello di seguire l’evoluzione di questa chiazza che causava inquinamento del mare. Le immagini rilasciate in tempo reale hanno infatti permesso ai vari enti di intervenire in maniera mirata per ottenere il miglior risultato possibile. Una decina di battelli ha poi accerchiato la macchia.
Successivamente sono entrati in azione gli appositi macchinari per aspirare le sostanze e ripulire l’area. Insomma una task force su più fronti per combattere una piaga dei nostri giorni.