Isole di Venezia: medicinali consegnati da droniNews 

Isole di Venezia: medicinali consegnati da droni

Tempo di lettura: 2 minuti

Sta per partire un importante progetto per effettuare consegne di medicinali con droni ai malati delle isole di Venezia. In particolare la sperimentazione riguarderà l’isola di Sant’Erasmo e delle Vignole ed è stata presentata durante l’ultima edizione del Dronitaly. La Usl 3 Serenissima ha promosso il progetto ed è stato firmato un protocollo di intesa tra il comune e Enac. Per approfondimenti: “Droni per consegne a Venezia inizia la sperimentazione”.

I droni consegnano medicine alle Isole di Venezia

Il progetto di consegna di medicinali con drone agli abitanti delle isole di Venezia vuole essere un primo tassello per arrivare allo sviluppo di un sistema intelligente di consegne con droni nel territorio urbano. Questa prima fase sperimentale riguarderà una parte limitata della laguna e avrà come punto di riferimento l’Ospedale Civile di Venezia. Successivamente si prospetta di allargarlo a tutta la laguna, permettendo alle amministrazioni di ottenere un risparmio anche del 40% sulle consegne dei farmaci in zone lontane dal centro città e non servite da farmacie.

Il drone che effettuerà queste consegne è un ala fissa della Dronus, il Radon. E’ un modello a propulsione elettrica, quindi a bassissimo impatto ecologico e acustico, ideale per questo tipo di attività.

Il progetto di consegna di medicinali alle isole di Venezia sottolinea ancora una volta come l’impiego dei droni possa essere utile in questi casi. Permetterebbe infatti di raggiungere in breve tempo e con costi molto più limitati, zone limitrofe alla città. Nel caso della laguna poi, i collegamenti classici possono essere anche particolarmente laboriosi.

Il fondatore di Dronus, Marco Ballerini, ha così commentato l’iniziativa: “I droni sono oggi a giusto titolo uno strumento al servizio delle persone e nel caso del progetto su Venezia consentiranno ai suoi abitanti di accedere a servizi di importanza fondamentale in maniera più semplice, rapida e meno impattante per l’ambiente. Questa sperimentazione si inserisce per noi in un quadro più ampio, che ci vede già impegnati in altri progetti simili”.

 

Leggi anche queste notizie