Kalush Orchestra dona droni all'esercito ucrainoEsteri News 

Kalush Orchestra dona droni all’esercito ucraino

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La Kalush Orchestra mette all’asta il premio vinto all’Eurovision e con il ricavato dona droni all’esercito ucraino. La band si è infatti aggiudicata l’ultima edizione dell’Eurovision svolta di recente a Torino. Fondamentale per il suo successo è stato il contributo del pubblico che ha così evidenziato il sostegno di tutto il mondo a favore del popolo ucraino. Anche la stessa band ha quindi deciso di attivarsi in concreto a sostegno del proprio popolo mettendo all’asta il premio rappresentato da un microfono.

Il gesto della Kalush Orchestra

I giovano componenti della Kalush Orchestra hanno quindi dato il via ad un’asta per la vendita dell’ambito premio. Sono riusciti a ricavare circa 838.000 euro che investiranno nell’acquisto di droni da inviare all’esercito ucraino. In particolare la somma sarà utilizzata per acquistare tre droni di fabbricazione ucraina PD-2 e una stazione di controllo a terra. I droni rivestono infatti un ruolo strategico nelle operazioni di difesa degli ucraini contro l’attacco russo, ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Drone Bayraktar donato in Ucraina dalla Lituania”.

Così come molte organizzazioni ma anche semplici cittadini di diverse parti del mondo hanno contribuito con l‘invio di droni commerciali in Ucraina, anche la Kalush Orchestra ha deciso di aiutare il suo popolo in questo modo. La band ha raggiunto la vittoria sicuramente anche grazie al forte coinvolgimento della canzone “Stefania”, dedicata ad una mamma ucraina.

L’iniziativa della Kalush Orchestra riporta ancora una volta l’attenzione sul conflitto in corso in Ucraina, sottolineando come l’esercito stia cercando in tutti i modi di difendersi dall’attacco russo. L’utilizzo dei droni è stato, per molti versi, una manna dal cielo, contribuendo in maniera non indifferente ad individuare le mosse dei nemici per tempo. Molti sono i racconti di azioni svolte proprio grazie a queste tecnologie. Ecco quindi spiegata la decisione della Kalush Orchestra di contribuire allo sforzo bellico donando questi strumenti e rinunciando al simbolo della loro vittoria.

 

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