Relitti marini spiati dai droni della marina britannica
I funzionari della Marina britannica hanno pensato di utilizzare droni spia subacquei per controllare i relitti marini della Seconda Guerra Mondiale. L’obiettivo in particolare è quello di tutelare i resti delle navi affondate durante quel periodo dai saccheggiatori.
Infatti l’ammiraglio capo della Royal Navy Sir Tony Radakin durante una recente visita al memoriale della Seconda Guerra Mondiale a Pearl Harbor ha dichiarato di voler proteggere i siti del Pacifico dove i giapponesi hanno affondato le navi da guerra britanniche. Con quelle navi affondarono centinaia di militari britannici cui l’ammiraglio vuole rendere in qualche modo omaggio.
Droni spia a tutela dei relitti marini
Pare che spesso sia avvenuti casi di saccheggio di queste navi che vengono smontate per poter ottenere rottami metallici da rivendere. L’idea sarebbe quindi quella di utilizzare particolari droni marini che possano spiare e controllare questi luoghi. Si tratta di modelli di piccole dimensioni, circa 1 m X 1,25 m che si muovono grazie all’ausilio di ali e pinne stampate in 3D. Possono essere dotati di telecamere di sorveglianza, armi o sensori a seconda delle esigenze delle varie missioni.
L’azienda Animal Dynamics con sede a Oxford ha sviluppato il modello di questo drone marino che sarebbe anche particolarmente silenzioso, tanto da risultare quasi impercettibile; una caratteristica sicuramente fondamentale nelle operazioni di controllo e monitoraggio di attività illecite.
Si assiste sempre più spesso all’impiego dei droni in attività legate alla tutela dell’ambiente marino, inteso come ecosistema, così come vi abbiamo raccontato in altri articoli, leggete anche “Drone marino a Napoli per il monitoraggio del golfo” e “Bandiera blu: il mare della Liguria controllato dai droni”.
Particolare è poi sottolineare come anche il settore dei droni marini sia in continua evoluzione con la progettazione di modelli sempre più avanzati in termini di prestazioni ed efficienti per le loro caratteristiche tecniche e le loro potenzialità che vanno ben oltre il controllo di relitti marini.
Un mondo quindi, quello dei droni subacquei affascinante quanto quello dei modelli aerei. Cosa che sicuramente può essere di particolare interesse per diversi operatori, comprese ovviamente le forze dell’ordine e la marina militare.