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Robotica marina: un business in crescita in Italia

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Secondo una recente analisi, il settore della robotica marina in Italia sarebbe in forte espansione, con un giro d’affari in decisa crescita. Il mercato dei droni marini e subacquei sarebbe destinato a triplicare il suo valore a livello globale entro il 2030. A diffondere questi dati è la ricerca “Above and below water drones market”, realizzata da Pwc Strategy& Italy.

Si tratta di uno studio creato per l’edizione 2023 del “Sea Drone Tech Summit”, in programma il 17 ottobre tramite Zoom. La ricerca ha voluto quindi andare a capire se e come questo settore possa diventare trainante nell’ambito del mondo dei droni, concentrandosi anche sul caso specifico dell’Italia.

Vi abbiamo raccontato in diversi articoli di come la robotica marina con i suoi droni abbia un ruolo sempre più importante in diversi settori. Leggete anche “Drone subacqueo Pluto Gigas della Marina Militare”.

La crescita del mercato della robotica marina

Tornando all’analisi specifica del mercato della robotica marina in Italia, la ricerca ipotizza un forte incremento del relativo giro d’affari. Si passa infatti dai 63,4 milioni del 2022 ai 189,1 milioni del 2030. Nel dettaglio vengono poi ripartite le quote di mercato tra settore civile e miliare.

Pare che l’incremento riguarderà per il 65% le applicazioni civili e per il restante 35% quelle militari. A livello globale si passerà da un giro d’affari di 5,9 miliardi di euro ai 18,9 miliardi del 2030. Un salto non da poco che sicuramente vedrà la crescita di interesse da parte di diversi investitori nelle potenzialità di questi strumenti tecnologici.

Lo studio della Pwc Strategy& Italy è andato anche a suddividere la crescita del mercato della robotica marina in base alle cinque applicazioni più importanti. Ecco quindi che l’incremento maggiore si avrà nel campo della ricerca scientifica (30%), seguito poi dall’ingegneria acquatica (24%), dal comparto militare e di security (19%), dalle missioni di ricerca e soccorso in mare (15%) e dalle attività commerciali e ricreative (12%).

Si tratta quindi di un comparto che effettivamente va a toccare diversi aspetti ed ambiti, quindi non è difficile immaginare una svolta in positivo per il prossimo futuro.

Analizzando il mercato italiano della robotica marina, attualmente si possono riconoscere circa una quarantina di progetti importanti. Ciò sia a livello industriale che scientifico. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stimati intorno ai 20 milioni di euro. Tra i principali protagonisti di questo comparto figurano sicuramente piccole e medie imprese innovative e startup ma anche e soprattutto centri di ricerca.

Tra i più importanti  Cnr, Enea, Ispra, Ogs, e le università di Genova, Verona, Bologna, Firenze, Pisa, Roma Sapienza, Roma Tre, Cassino, Politecnica delle Marche, Salento e Calabria. Vedremo quali saranno le grandi novità che arriveranno entro il 2030.

 

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