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Soccorso alpino e speleologico con droni

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Il Corpo Nazionale del soccorso alpino e speleologico utilizza i suoi droni per la ricerca dei dispersi dell’alluvione nelle Marche. Le ricerche proseguono senza sosta, utilizzando oltre ai droni anche elicotteri e gruppi di sommozzatori. Quanto avvenuto nei giorni scorsi nelle zone intorno a Senigallia è stato veramente devastante per la popolazione di questi luoghi.

In un precedente articolo vi abbiamo raccontato del video effettuato dal drone nelle ore subito successive all’alluvione che ne dimostrava i disastri, leggete anche “Droni del soccorso alpino per cercare dispersi in montagna”.

Il drone del soccorso alpino e speleologico

Il Corpo Nazionale del soccorso alpino e speleologico si avvale quindi dei droni per cercare, attraverso le speciali camere applicate, di trovare i dispersi che ancora mancano all’appello. Sempre più spesso, infatti, questa nuova tecnologia è risultata molto utile in situazioni analoghe. Va anche considerato che i video e le immagini ottenute dai droni sono ottimali anche per analizzare i danni fisici di questi fenomeni.

Tra l’altro grazie ai droni utilizzati dal Corpo Nazionale del soccorso alpino e speleologico si possono effettuare anche indagini particolari in grado di evidenziare eventuali criticità di quelle strutture già messe a dura prova dalla furia dell’acqua. In questo modo è anche possibile studiare possibili cause e concause che hanno impedito agli argini dei fiumi di contenere la forza dell’acqua.

Infatti, oltre alla eccezionale e imprevedibile quantità di pioggia caduta, è fondamentale capire se una carenza nella manutenzione di ponti o altre strutture abbia potuto contribuire al disastro verificatosi. Il Corpo Nazionale del soccorso alpino e speleologico per la maggiore si sta, ovviamente, occupando di aiutare la popolazione e ricercare i dispersi, ma la messa in sicurezza del territorio è assolutamente fondamentale.

Insomma, anche nel caso delle Marche, la tecnologia dei droni può essere quindi un valido aiuto per i soccorritori e gli operatori del Corpo Nazionale del soccorso alpino e speleologico e di tutte le altre forze dell’ordine e volontari coinvolti nelle operazioni di intervento.

 

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