Taxi aerei di Volocopter arrivano in Giappone
Il produttore di droni Volocopter ha avviato le pratiche per le autorizzazione all’utilizzo dei suoi taxi aerei in Giappone.
L’azienda tedesca, specializzata nella realizzazione di droni a decollo e atterraggio verticale per il trasporto di passeggeri vuole quindi espandere il suo raggio di azione anche in Giappone. L’obiettivo è quindi quello di ottenere le opportune autorizzazioni all’utilizzo di questi mezzi per il trasporto urbano di persone in totale sicurezza. I velivoli, chiamati VoloCity, necessiteranno degli appositi vertiporti per permettere le operazioni di decollo e atterraggio.
Vi abbiamo già raccontato in altri articoli del progetto di Volocopter di utilizzare i suoi droni come taxi aerei in altre parti del mondo. In particolare ricordiamo il caso di Singapore e degli Stati Uniti, leggete anche “Nuovo Velivolo Volocopter per il trasporto urbano”.
I droni di Volocopter come taxi aerei in Giappone
Il progetto di Volocopter di utilizzare i suoi droni come taxi aerei (Leggete: “SkyGate: studenti che disegnano taxi aerei del futuro”) anche in Giappone è sintomo della fiducia che questa grande azienda tedesca ha nel settore dei droni per il trasporto di persone.
Attualmente l’azienda sta collaborando con il Japan Civil Aviation Bureau al fine di ottenere il via libera alle sue attività. L’idea è quella comunque di esporre un modello non volante dei loro droni VoloCity presso il famoso centro commerciale Grand Front Osaka. In questo modo i più curiosi potranno dare un’occhiata al drone da vicino.
Volocopter si sta quindi indirizzando anche al Giappone per l’utilizzo dei suoi droni come taxi aerei. L’azienda ha stessa procedura di richiesta di autorizzazioni è stata attivata anche in Europa tramite EASA.
Lo scopo è quindi quello di diffondere i servizi di trasporto urbano di persone con droni e taxi aerei nelle principali città del mondo. Nel caso specifico dell’Europa, Volocopter auspica di riuscire ad attivare concretamente il suo progetto già a partire dal 2024. Vedremo quindi come si diffonderanno questi servizi nel prossimo futuro in Europa e nel resto del mondo.
