Terroristi nascosti nelle foreste scovati dai droniEsteri News 

Terroristi nascosti nelle foreste scovati dai droni

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Un importante progetto nigeriano mira a utilizzare i droni per scovare i nascondigli dei terroristi sparsi per le folte foreste. Essendo queste aree particolarmente impervie e ricche di vegetazione, è tuttavia difficile che la tecnologia visiva dei droni possa essere di aiuto.

Ciò che si vuole fare è, invece, riuscire a rilevare la presenza di carbonio che sarebbe un chiaro segnale della presenza umana. Queste foreste sono infatti talmente ricche di ossigeno e aria pura che un semplice fuoco o l’utilizzo di generatori sarebbero subito rilevabili grazie all’emissione di carbonio.

La caccia ai terroristi potrebbe così avvalersi dell’impiego dei droni. Attività similari a supporto delle forze dell’ordine sono già state messe in atto in altri luoghi, ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Drone uccide un terrorista dell’isis in Afghanistan”.

Droni per stanare i terroristi nelle foreste

I droni potrebbero quindi essere di grande aiuto per individuare la presenza di terroristi nascosti nelle foreste. Il progetto nasce dall’idea di Olusola Ayoola, esperta di robotica e intelligenza artificiale nigeriana e fondatrice di Robotics and Artificial Intelligence Nigeria (RAIN). Il suo obiettivo è quello di creare uno strumento che sia realmente di supporto alle forze dell’ordine per combattere il terrorismo. Per approfondimenti: “Droni, Sicurezza ed evoluzione della minaccia terroristica”.

Un evento in particolare ha fatto scattare la scintilla nella sua mente: il rapimento nel 2014 di ben 250 studentesse nigeriane che rimasero prigioniere per quattro anni. Una delle sopravvissute ha raccontato di essere riuscita a fuggire camminando per tre giorni nelle foreste.

Proprio l’ambiente così particolare delle foreste nigeriane è il nascondiglio ideale per i terroristi. Le chiome fitte degli alberi sono una barriera ottimale anche contro lo sguardo dei droni. Olusola Ayoola ha quindi ipotizzato che i droni avrebbero potuto rilevare un altro segnale della presenza umana.

Vista la purezza dell’aria di queste foreste e l’altissimo livello di ossigeno, anche solo un fuoco per cucinare o l’utilizzo di un generatore per la corrente elettrica avrebbero emesso un quantitativo di carbonio rilevabile facilmente. Ecco quindi l’idea di dotare i droni di appositi sensori che possano identificare la presenza di questo elemento.

Un passi importante contro i terroristi che il governo nigeriano ha deciso di sostenere e supportare.

 

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