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Traffico sulle autostrade controllato dai droni

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In Italia si sperimenta l’utilizzo dei droni per controllare il traffico sulle autostrade grazie al programma Falco di Aspi.

Al momento la fase sperimentale avrà luogo intorno alla città di Genova. In particolare saranno monitorati dai droni i tratti dell’A26 dal bivio A10 a Ovada, e sull’A10 tra Cogoleto e Varazze.

L’impiego dei droni permette un controllo molto più mirato e preciso che ha per oggetto anche quelle zone autostradali prive di telecamere di sorveglianza. Enac ha rilasciato le opportune autorizzazioni per permettere la riuscita del progetto sperimentale.

Non è un caso che le zone scelte siano alcuni tratti autostradali liguri. Infatti la rete autostradale in queste zone ha caratteristiche strutturali e geografiche piuttosto particolari che ne rendono difficili il controllo con i classici mezzi.

L’idea di avvalersi dei droni per controllare il traffico sulle autostrade liguri testimonia ancora una volta come questi velivoli possano essere di supporto alle attività delle forze dell’ordine. Vi abbiamo raccontato di altri impieghi similari in precedenti articoli, leggete anche “Autostrade liguri monitorate dai droni”.

Droni per controllare il traffico sulle autostrade

I droni che effettueranno il controllo del traffico sulle autostrade saranno pilotati da remoto con un’accurata pianificazione degli interventi. In questo modo si potrà decidere quale aree verificare e con quali tempistiche.

I dati saranno immediatamente trasmessi alla centrale operativa che potrà quindi avere un quadro della situazione in tempo reale. Sulla base delle immagini raccolte gli operatori decideranno quindi se necessario intervenire con segnaletiche mirate, per esempio. In più sarà proprio l’occhio vigile del drone a permettere di individuare eventuali situazioni di pericolo come incidenti, incendi e altri disagi. Leggete “Autostrade venete: controlli e supporto con droni”.

Il tempo necessario per pianificare un intervento dei soccorritori sarà quindi di conseguenza decisamente ridotto.

Al termine di questa fase sperimentale i dati raccolti dai droni circa il traffico sulle autostrade verranno utilizzati per “addestrare” l’intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di automatizzare il riconoscimento di situazioni di pericolo o criticità in modo che si possa arrivare ad una pianificazione immediata degli interventi risolutivi del disagio.

Il progetto Falco prevede la presenza di postazioni di decollo e ricarica dei droni lungo le tratte controllate. Ciò permetterà un utilizzo pressoché continuativo dei droni. In futuro si pensa di rendere il monitoraggio autostradale con droni una vera e propria routine sull’intera tratta autostradale italiana per aumentare i livelli di sicurezza.

Conoscere in tempo reale eventuali situazioni pericolose permette infatti interventi molto più rapidi e mirati, il tutto a vantaggio della pubblica sicurezza.

 

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