Treni svizzeri con graffiti: scendono in campo i droniEsteri News 

Treni svizzeri con graffiti: scendono in campo i droni

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In risposta al sempre crescente numero di treni svizzeri che vengono riempiti di graffiti, la Svizzera ha deciso di ricorrere ai droni.

L’idea è di utilizzare questi velivoli per controllare dall’alto l’eventuale presenza di persone intente a lasciare scritte sui vagoni fermi in stazione. Il tutto proprio con l’obiettivo di limitare questo fenomeno che si sta diffondendo sempre più causando un disagio alle ferrovie. Infatti le attività di pulizia dei vagoni hanno costi decisamente elevati che sarebbe opportuno evitare.

I droni avranno quindi lo scopo di rilevare la presenza dei writers e indurli a rinunciare all’utilizzo delle loro bombolette colorate.

L’idea di utilizzare i droni come deterrente contro il fenomeno delle scritte sui treni svizzeri è un altro esempio di come questi strumenti possano svolgere importanti ruoli di controllo. Vi abbiamo parlato di altre attività di monitoraggio con droni, leggete anche “Pulizia graffiti: a Washington ci pensano i droni”.

Droni contro i writers dei treni svizzeri

Ormai dallo scorso luglio le Ferrovie Federali della Svizzera utilizzano i droni per stanare i graffitari che scrivono sui treni svizzeri. Leggete “Voli BVLOS con droni sulle ferrovie”.

L’Ufficio federale dell’aviazione civile ha rilasciato le opportune autorizzazioni. I droni quindi possono volare fino ad un’altezza di 30 metri e sono utilizzati solo nelle aree dei binari dove l’accesso è vietato alle persone non autorizzate. Si tratta dei droni modello Beehive 1 di Sunflower Labs che effettuano voli e riprese automaticamente ma comunque sempre supervisionati da apposito personale da remoto. L’idea è che la loro presenza non solo possa cogliere sul fatto i graffitari, ma anche fare da deterrente al ripetersi di questi atti.

Il fenomeno delle scritte sui treni svizzeri non è certo isolato a questo paese. Anche in Italia molti convogli sono spesso rovinati e deturpati da scritte e immagini.

Oltre all’aspetto estetico c’è anche da considerare la pericolosità della presenza di queste persone in zone della ferrovia vietate ai non addetti ai lavori. Ecco quindi l’importanza di avvalersi di strumenti di controllo e monitoraggio come i droni che possono svolgere attività di vigilanza in tutta sicurezza riprendendo dall’alto e rapidamente anche aree piuttosto ampie.

Vedremo se il progetto svizzero porterà ai risultati tanto sperati e se altre realtà decideranno di replicarlo.

 

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