Uccelli acquatici scoperti grazie ai droni in Carinzia
Un importante progetto in Carinzia si basa sull’utilizzo dei droni per rilevare la presenza di diverse specie di uccelli acquatici.
Il progetto è denominato KI-Bird ed è guidato dall’Università di Scienze Applicate FH Kärnten di Villach. L’dea è quella di avvalersi di droni equipaggiati da camere ad alta risoluzione per monitorare e contare questi animali in determinate aree naturalistiche.
Tra queste il Bleistätter Moor presso il lago Ossiach e il fiume Drau a Völkermarkt. Ogni sessione di volo raccoglie fino a un migliaio di scatti che appositi algoritmi di intelligenza artificiale poi andranno ad analizzare. Diversi esperti ornitologi hanno di fatto indirizzato gli algoritmi verso le molteplici specie di volatili presenti in queste aree.
L’obiettivo del progetto è quello di riuscire ad identificare con maggior precisione la presenza di uccelli acquatici in particolari aree in modo da analizzare anche i vari cambiamenti ambientali in corso. Non è il primo caso nel quale i droni diventano strumenti al servizio della ricerca a tutela dell’ambiente, ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Droni per monitorare gli uccelli marini”.
Droni per contare gli uccelli acquatici della Carinzia
Un test ha dimostrato quanto l’impiego dei droni nella conta delle presenze di uccelli acquatici in Carinzia sia efficiente. La stessa area è stata analizzata sia fisicamente dagli esperti come si è sempre fatto, sia utilizzando il drone. Il conteggio manuale ha rilevato 209 esemplari, quello con drone ben 467.
E’ chiaro quindi quanto questi mezzi possano essere decisamente più precisi, riducendo anche i tempi necessari per le analisi e la necessità di personale. L’algoritmo che si occupa dell’analisi dei dati raccolti, Yolo (You Only Look Once), è particolarmente ricco di dati e informazioni preziose grazie al contributo degli ornitologi.
Il progetto per la raccolta dei dati sugli uccelli acquatici della Carinzia ha ricevuto il finanziamento della Regione stessa. Ciò conferma ancora una volta come questa zona sia particolarmente attenta alla ricerca e all’innovazione tecnologica. Nel contempo i droni si dimostrano nuovamente utili strumenti per gestire le ricerche e le analisi ambientali. Leggete “Centro di ricerca per droni indoor in Carinzia”.
Il tutto nell’ottica di meglio conoscere l’impatto che i cambiamenti climatici e le attività dell’uomo possono avere sull’ambiente e sulla biodiversità. L’osservazione ambientale diventa quindi più semplice e precisa proprio grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici in grado di approfondire senza difficoltà particolari aspetti dell’ambiente che ci circonda.