Voli in ritardo per avvistamento drone a ShenzhenEsteri News 

Voli in ritardo per avvistamento drone a Shenzhen

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Voli in ritardo o dirottati su altri scali a causa dell’avvistamento di un drone nello spazio aereo dell’aeroporto di Shenzhen. Avvenimento che fa sorridere se si pensa che proprio la città di Shenzhen ospita la sede storica del produttore di droni più famoso al mondo, la DJI.

Si tratta di uno scalo decisamente importante la cui attività ruota intorno alla presenza di moltissime aziende cinesi di grande rilevanza anche a livello internazionale. Quel drone avvistato ha causato quindi il rallentamento delle attività di decollo e atterraggio per oltre un’ora e il dirottamento su altri aeroporti.

I voli in ritardo sono stati circa settanta, trenta invece quelli dirottati. L’avvenimento riporta alla memoria quanto accaduto già in altri aeroporti europei. Ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Drone in pista a Malpensa e voli dirottati”.

Un drone causa voli in ritardo e dirottamenti

Ufficialmente l’aeroporto di Shenzhen per giustificare i voli in ritardo o dirottati dello scorso lunedì non ha parlato di droni. Forse per una sorta di tentativo di tutela della stessa DJI presente in città, l’aeroporto parla genericamente di un oggetto volante non identificato.

La nota completa infatti descrive così l’accaduto: “A causa della comparsa di un oggetto volante non identificato nelle vicinanze dell’aeroporto, alcuni voli all’aeroporto internazionale di Shenzhen Bao’an sono stati temporaneamente limitati per garantire la sicurezza del volo”. Un messaggio che lascia tuttavia poco all’immaginazione.

Il problema dei voli in ritardo o dirottati a causa della presenza di droni nelle aree aeroportuali è quindi sempre più diffuso. I limiti al loro utilizzo in prossimità di queste strutture sono ovviamente legati a motivi di sicurezza imprescindibili. I piloti di droni dovrebbero quindi mantenere un alto livello di guardia a riguardo, rispettando i divieti imposti.

Il caso cinese al momento sembra essersi concluso senza troppo clamore. Diversa invece la situazione irlandese e inglese dove situazioni di questo genere si sono verificate molteplici volte causando l’ira dei passeggeri ma anche delle stesse compagnie di volo limitate nelle loro attività.

 

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