Scarico di pesce illegale: in Islanda controllano i droniEsteri News 

Scarico di pesce illegale: in Islanda controllano i droni

Tempo di lettura: 2 minuti

L’Islanda ha decido di avvalersi dei droni per monitorare i pescherecci che effettuano attività illegali di scarico di pesce in mare. Si tratta di un fenomeno purtroppo molto diffuso che ha delle importanti conseguenze sull’habitat marino. L’Unione Europea ha introdotto una serie di norme che vanno proprio a regolamentare queste attività definendo illegale lo scarico dei pesci indesiderati in mare.

Grazie all’impiego dei droni l’Islanda mira a limitare queste attività. Si tratta di un ulteriore esempio di come i droni possano essere utili anche per monitorare le attività di barche e navi, ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Droni per il monitoraggio della pesca illegale”.

Droni contro lo scarico di pesce in mare

Il progetto islandese prevede la possibilità di avvalersi dei droni controllati da terra per evidenziare la presenza di pescherecci che attuano lo scarico di pesce in mare. Spesso, infatti, i pescatori decidono di ributtare in mare quegli esemplari pescati le cui caratteristiche non sono adatte alla vendita. Si tratta di pesci di piccole dimensioni o comunque non commercializzabili. Di fatto, però questi esemplari non sono più in grado di vivere nell’ambiente marino dal quale sono stati pescati.

Il fenomeno dello scarico di pesce in mare crea dei danni non indifferenti all’habitat marino. Per esempio si assiste all’impoverimento di alcune popolazioni di pesci che poi non saranno neppure vendute. Allo stesso tempo si compromette il ripopolamento dato che spesso i pesci giovani vengono catturati e poi ributtati morti in acqua. Proprio poi a causa della presenza di prede così facili, viene meno il fenomeno della caccia per alcune specie, attività assolutamente vitale per loro.

Lo scarico di pesce deve quindi essere limitato e sanzionato. Grazie alla visione dei droni è quindi possibile monitorare le imbarcazioni che si trovano relativamente vicino alla riva per identificare chi svolge queste attività. L’Islanda conta poi di organizzare un sistema di vigilanza con droni anche per i pescherecci che navigano in mare aperto.

Al fine di limitare il diffondersi del fenomeno dello scarico di pesce in mare, il governo islandese suggerisce un utilizzo alternativo del pesce che sarebbe stato ributtato in mare. Per esempio per creare cibo per animali domestici, farine di pesce o prodotti farmaceutici. Nel frattempo L’unione Europea esorta i pescatori ad utilizzare strumenti di pesca più selettivi per evitare di intrappolare i pesci più piccoli.

 

Leggi anche queste notizie