Amazon Prime Air, i droni per le consegne in arrivo in Italia
Amazon Prime Air, i droni per le consegne in arrivo in Italia, così ha comunicato David Carbon, uno dei responsabili di Amazon, al portale online Italian Tech.
Ne abbiamo già parlato diverse volte sul nostro blog, il trasporto di merci con droni è ormai una realtà, e presto li vedremo in volo nelle nostre città. Qui di seguito, come scritto poco più sopra, riportiamo una interessante intervista ad Amazon apparsa sul sito Italian.tech.
Amazon Prime Air, le consegne con droni in arrivo nel 2024
“Il nostro obiettivo è arrivare a 500 milioni di consegne con i droni l’anno entro la fine del decennio”, annuncia David Carbon, Vice President General Manager di Amazon Prime Air. Anticipato dieci anni fa dal fondatore Jeff Bezos, entro la fine del 2024 il servizio arriverà anche in Italia, primo Paese fuori dagli Usa, insieme al Regno Unito. Leggete anche “Droni Amazon, nuovo metodo di trasporto”.
Ma perché l’Italia? Per diversi motivi: “Primo, abbiamo un’ottima relazione lavorativa e una grande base di clienti. Poi c’è una struttura molto chiara per quanto riguarda gli enti regolatori, e questo rende più semplice far partire un progetto del genere. La terza cosa che l’Italia ha è un ambiente perfetto, un territorio che si addice a quello che vogliamo fare e sperimentare e Amazon è stata accolta molto bene fin dall’inizio”, spiega Carbon. Anche perché, in 13 anni di attività, l’azienda ha investito molto, creando più di 18.000 posti di lavoro a tempo indeterminato in oltre 60 sedi. “E infine, la scelta è dettata dalla lunga tradizione italiana nel campo dell’aerospazio, con Finmeccanica e Leonardo e a noi piace lavorare in Paesi all’avanguardia del settore”.
Droni meno rumorosi per consegnare merci in città
A domanda diretta, Carbon precisa che le due aziende non hanno avuto alcun ruolo nel progetto del Mark 30, il più recente e avanzato dei droni di Amazon presentato ieri a Seattle. Leggete “Droni rumorosi: le linee guida di EASA”.
Alto quanto una persona, dotato di sei motori elettrici, si alza in verticale come un elicottero e poi vola in orizzontale, come un aereo. “Il modello precedente, Mark 27, era stato progettato in modo da essere due volte più sicuro di tutti gli altri aerei. Questo è centinaia di volte più sicuro che andare al negozio in auto per acquistare qualcosa, e il confronto con l’aviazione generale è improponibile”. L’ultimo drone è più veloce del Mark 27, è però “più leggero, produce il 40% meno di rumore grazie a un nuovo disegno delle eliche, ed è progettato in maniera tale da funzionare anche se alcune parti dovessero danneggiarsi”.
Ai soffitti del centro di ricerca di Seattle sono appese decine di prototipi: alcuni hanno palline da tennis sui piedini per attenuare l’impatto all’atterraggio, altri sembrano aerei degli anni Venti, o improbabili incroci tra un missile e un ventilatore.
“Di generazione in generazione, la struttura del drone si evolve per adattarsi all’ambiente, è un po’ come Amazon, che nel corso degli anni ha mostrato una grande capacità di cambiare”, osserva Carbon di Amazon Prime Air. “Centinaia di esperti lavorano per realizzare un apparecchio capace di far arrivare ai clienti un ordine entro 60 minuti dal click sul sito”. Con Prime Air, disponibile senza sovrapprezzo per i clienti in alcune aree della California e del Texas, sono state effettuate un migliaio di consegne in quattro mesi. Negli Usa anche Walmart ha lanciato un servizio analogo.
Il nuovo drone sarà impiegato, almeno all’inizio, in aree non tanto distanti da un magazzino Amazon: tipicamente la periferia di una grande città. Il pacco con la merce acquistata (per un peso massimo di 2300 grammi) non viene depositato a terra, ma lasciato cadere da tre o quattro metri di altezza, in un cortile o su un balcone.
Il Mark 30 monta dei sensori per rilevare eventuali ostacoli: sceglie in maniera autonoma la rotta, ma è seguito da personale specializzato, sempre pronto a farlo tornare alla base o atterrare in caso di emergenza. “Abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità di regolamentazione europee ed italiane, e abbiamo trovato chiarezza e competenza”, prosegue Carbon.
“Siamo a disposizione e a supporto di progetti come quello di Amazon, consapevoli del nostro ruolo non solo come fornitore di servizi ma come vero e proprio partner strategico in una logica industriale”, ha dichiarato l’amministratore delegato del Gruppo Enav, Pasqualino Monti, commentando il lancio di Amazon Prime Air in Italia.
“Enav, la società italiana che gestisce il traffico, da tempo non guarda più al solo controllo del traffico aereo, bensì alla gestione dello spazio aereo come infrastruttura disponibile per la crescita economica del Paese”. Con i droni arriveranno medicine, ma dietro l’angolo è anche l’AirTaxi, che dovrebbe debuttare già per il Giubileo del 2025. Così il Mark 30, come osserva Carbon, “è un punto di partenza, non di arrivo”: fondamentale però sarà coinvolgere persone e comunità. “Proseguiremo queste collaborazioni anche in futuro. Sarà un percorso graduale, lavoreremo per spiegare bene di cosa si tratta”.
A cominciare dall’inizio: quelle specie di mini elicotteri bianchi e azzurri che ronzano in cielo non arrivano da un altro pianeta.