Arma sonica prodotta in Canada per abbattere i droniEsteri News 

Arma sonica prodotta in Canada per abbattere i droni

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Alcuni ricercatori di Toronto hanno dichiarato di aver inventato un’arma sonica in grado di abbattere i droni nemici. Si tratta di un progetto di alcuni studenti della facoltà d’ingegneria dell’Università di Toronto il cui obiettivo è creare un sistema anti drone efficiente ed economico. Considerando, infatti, come i droni siano sempre più utilizzati nelle situazioni di guerra, la creazione di questi strumenti diventa fondamentale ai fini della sicurezza. Al momento si tratta di un dispositivo realizzato con piccoli altoparlanti per auto le cui onde acustiche vanno a disturbare i sensori elettromagnetici che permettono ai droni di volare. Sicuramente l’impiego di attrezzature più specifiche per la sua realizzazione potrebbe portare ad un funzionamento ancora più efficiente e preciso.

L’arma sonica ideata dall’Università di Toronto potrebbe quindi essere ben accolta anche da diversi governi come strumento di difesa contro gli attacchi di droni. Vi abbiamo raccontato in diversi articoli di altri progetti legati alla realizzazione di sistemi antidrone, leggete per esempio “Laser portatile anti drone ideato in Australia”.

La nuova arma sonica contro gli attacchi con droni

L’arma sonica realizzata dall’Università di Toronto ha portato già ottimi risultati nonostante sia stata al momento realizzata con elementi poco performanti. In particolare il kit realizzato dagli studenti canadesi è in grado di disturbare droni a una distanza decisamente modesta, fra i 25 e i 50 centimetri. Potenziando però l’alimentazione e sostituendo gli altoparlanti con trasduttori capaci di produrre onde ultrasoniche (superiore ai 20 kilohertz), il raggio d’azione è arrivato a circa 50 metri. Viste le importanti aspettative, un finanziamento di Ottawa ha permesso la creazione di una startup che prevede la creazione di un prototipo entro giugno. Il modello dovrebbe avere le dimensioni di un trolley e la sua potenza maggiorata dovrebbe permettere di abbattere droni a una distanza di 100 metri.

Tecnicamente l’arma sonica sfrutta la tendenza di tutti i materiali a vibrare quando sono esposti all’energia acustica. Si andrebbe quindi ad agire sulla frequenza di risonanza, cioè il punto in cui i materiali vibrano se colpiti dalle onde sonore. In questo modo l’energia acustica prodotta da questo sistema agirebbe direttamente sui droni in volo destabilizzandoli. Per rilevare la presenza del drone nemico e puntare il fascio acustico sarebbe sufficiente un computer che elabora i dati raccolti da una telecamera. Non si tratta quindi di un disturbatore classico che agisce bloccando la comunicazione radio tra il drone e il controller, ma qualcosa di più sofisticato. Potrebbe diventare quindi uno strumento di difesa non da poco considerando il ruolo sempre più imponente dei droni nei conflitti internazionali.

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