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Arpa Veneto punta sull’impiego dei droni

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Arpa Veneto punta sull’impiego dei droni per indagini sul territorio attivando un apposito corso di formazione per i propri tecnici. I droni hanno l’enorme vantaggio di poter raccogliere immagini ad altissima definizione.

Grazie poi all’elaborazione che si può ottenere con appositi software, queste immagini diventano dei veri e propri dati sulla base dei quali effettuare analisi approfondite. I droni diventano quindi degli utili alleati per attività di ispezione e controllo tipiche di questo importante ente.

Non solo Arpa Veneto, ma anche altri centri di ricerca nazionali utilizzano sempre più spesso i droni. Ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Droni Arpa Lombardia ed Ersaf in volo”.

Il progetto con droni di Arpa Veneto

Arpa Veneto ha quindi deciso di procedere alla formazione di alcuni suoi tecnici per l’utilizzo di droni per monitoraggio e ispezioni. Tra le principali attività che questi strumenti dovranno svolgere si annoverano quelle relative al controllo del territorio. Analisi degli elementi inquinanti, ma soprattutto controllo sulla presenza di discariche e sull’abbandono dei rifiuti o sugli sversamenti in fiumi e laghi. Leggete anche “Fiume Olona: droni per controllarne le acque”.

Grazie all’impiego dei droni Arpa Veneto mira ad ottenere anche un maggior controllo dell’ambiente, analizzando nel dettaglio la morfologia e la flora nei bacini fluviali e lacustri.

I droni diventano quindi un utile strumento per monitorare le modifiche ambientali che possono verificarsi in determinate zone. Le immagini e i dati raccolti con efficienza e tempestività saranno poi alla base delle analisi e degli studi approfonditi di questo importante ente.

Oltre alle tipiche attività legate allo studio ambientale e del territorio, Arpa Veneto ha deciso di utilizzare i droni anche per il controllo dell’illuminazione artificiale notturna. Il drone dotato di fotocamera con apposita calibrazione permetterà il controllo preciso degli impianti di illuminazione pubblica e privata.

In questo modo sarà possibile individuare gli impianti maggiormente inquinanti studiando nel contempo le dinamiche di diffusione della luce in atmosfera.

 

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